8 luglio 2023, Giornata internazionale del mar Mediterraneo
Ecoitaliasolidale: Un’occasione per aumentare la consapevolezza sullo stato di salute del Mare NostrumL’8 luglio 2023 si celebra la giornata internazionale del mar Mediterraneo, un’occasione per aumentare la consapevolezza sullo stato di salute del Mare Nostrum e le varie fonti di inquinamento che lo minacciano. Difendere il Mar Mediterraneo, significa garantire la vita ad oltre 12 Mila specie marine che sono presenti e che rappresentano tra il 4 ed 12% della biodiversità marina mondiale.
Anche quest’anno Ecoitaliasolidale ha voluto ribadire l’importanza dell’evento con una serie di iniziative dal nord al sud del Paese e quest’anno insieme all’Associazione Accademia Kronos.
Il Responsabile scientifico di Ecoitaliasolidale Prof. Ennio La malfa sarà presente in Sardegna, nella costa laziale una delegazione di Ecoitaliaslidale composta dal Presidente Nazionale Piergiorgio Benvenuti e dalla Responsabile per il Lazio la campionessa del mondo di marcia Giuliana Salce, accompagnati dalla Consigliera di Pomezia, Elisa Arzente partiranno alle ore 8.30 dal Porto Turistico di Ostia a bordo di un gommone di sub e per rientrare alle ore 11.30 e fare una rilevazione sulla presenza di oggetti e frammenti di plastica in quel specchio di mare.
Terra e acqua sono pari purtroppo in una gara assai poco virtuosa che riguarda la plastica smaltita: 22 miliardi di kg in terra ,altrettanti in mare, un valore che potrebbe moltiplicarsi fino a 500 volte nel 2050 se non si interviene con nuove norme delle quali si parla da tempo. A quel punto in mare ci saranno più plastiche che pesci.
Il contributo della produzione di plastica all’effetto serra è calcolato nel 3,7%, un valore che secondo diverse proiezioni potrebbe divenire del 4,5% al 2050.
“Ricordando la giornata dell’8 Luglio, è bene menzionare come il 70% della copertura globale del Pianeta è costituito proprio dal mare, che rappresenta il grande regolatore del clima terrestre”.
“Le conseguenze del cambiamento climatico si possono osservare ad esempio dallo scioglimento dei ghiacciai e da fenomeni che mettono in difficoltà alcune forme di vita non solo vegetale, ma anche animale, uomo compreso”.
Bisogna essere attenti quindi a limitare, ancor meglio bloccare definitivamente l’uso dei combustibili fossili che sono la causa dell’aumento della temperatura della terra acidificando i mari con conseguenze per l’intero Pianeta”.
“Non c’è tempo da perdere –ha concluso Benvenuti – dobbiamo difendere la terra che ci consente di vivere ed il mare che ci fa respirare”.
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