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Frana di Falvaterra (FR): ci sono i fondi ma i lavori non partono
Il movimento franoso è avvenuto circa 15 mesi faNel programma della Regione Lazio per gli interventi, previsti nel bilancio 2016, per la difesa del suolo e la sicurezza del territorio è stanziato un finanziamento di 200.000 euro per il Comune di Falvaterra (Frosinone). L’importo per questi tipi d’ interventi, per l’anno corrente, è per l’intera Regione Lazio, di 3.420.00 euro. Questo impegno di spesa, che interessa il comune ciociaro, è finalizzato al ripristino di una strada, che collega i due tronconi del Centro Storico, colpito da una frana il 5 febbraio 2015, ed è l’unico accesso carrabile per l’Ufficio Postale, per i Depositi del GPL, (che forniscono agli abitanti il gas per i servizi domestici), oltre alle numerose abitazioni di via di Montelungo.
Si deve dire grazie a quanti alla Regione Lazio e alle Autorità preposte che hanno contribuito perché, al Comune di Falvaterra, fossero assegnati fondi, dopo l’evento disastroso che ha isolato il borgo ciociaro in due, per tutto questo tempo, e creato disagio, rabbia e malcontento fra gli abitanti.
Ma l’interrogativo fino ad oggi è stato: “ quanto tempo occorre per ripristinare e mettere in sicurezza questa strada all’incrocio della provinciale Falvaterra-Pastena”?
La risposta sembrava semplice e “ l’agonia da frana, che dura da oltre 445 giorni” doveva finire, perché con la “Determinazione del 12 febbraio 2016, G 01085”, della Direzione Risorse Idriche e Difesa del Suolo della Regione Lazio (Atti dirigenziali di Gestione) veniva formalizzato il primo elenco di interventi prioritari, in 16 comuni della nostra Regione, volti a superare situazioni di dissesto particolarmente rilevanti, e nel caso di Falvaterra, la determinazione del provvedimento richiama il “consolidamento del muro di contenimento di via di Montelungo”.
Oggi a fine aprile, ancora non si sa nulla su chi deve fare i lavori? E soprattutto quando inizieranno i lavori? In certe situazioni di emergenza la Regione dovrebbe valutare sul come procedere, nell’interesse di chi ha subito disagi, poiché i finanziamenti sono stati valutati con criteri di priorità.
Ecco perché per ridurre i tempi di attuazione delle opere di ripristino e di bonifica della frana di Falvaterra sarebbe utile affidare i lavori all’Area del Genio Civile, che con urgenza può intervenire. In questi casi i Comuni non possono che essere consenzienti, così come ha chiesto il Comune di Falvaterra con grande senso di responsabilità alla struttura regionale competente.
Troppo spesso ci si dimentica che i destinatari sono i cittadini, che non capiscono il perché di ritardi ingiustificati, dopo le decisioni assunte da chi governa la Regione e l’attuazione dei provvedimenti decisi per rimuovere le cause dei disagi esistenti. Occorre fare un grande sforzo di semplificazione nelle procedure, per rendere sempre più brevi i tempi, fra le decisioni e l’attuazione pratica.