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Amianto e fumo, concausa mortale: Corte di Roma condanna l’azienda a risarcire

I primi segnali del tumore comparvero nel 1992, ma la malattia non gli ha lasciato scampo

Un dipendente Cotral di 37 anni, vittima di un carcinoma polmonare, ha finalmente ottenuto giustizia dopo anni di dure battaglie legali.

La Corte d’Appello di Roma ha emesso un verdetto rivoluzionario: il decesso dell’uomo è stato provocato in egual misura dal consumo di sigarette e dall’esposizione all’amianto durante il lavoro.

immagine di repertorio

L’azienda è stata condannata a risarcire i familiari con una cifra di 500mila euro. Per quasi un decennio, l’operaio aveva prestato servizio nelle officine di Roma Centocelle, smontando impianti e componenti elettrici contenenti amianto, come confermato dall’Osservatorio Nazionale Amianto.

I primi segnali del tumore comparvero nel 1992, ma la malattia non gli ha lasciato scampo.

La vicenda ha seguito un lungo iter giudiziario: in un primo momento, sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano respinto le richieste dei familiari, attribuendo l’intera colpa al consumo di sigarette.

Tuttavia, grazie alla determinazione dell’avvocato Ezio Bonanni, rappresentante legale della famiglia e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, la Corte di Cassazione ha ribaltato il verdetto, stabilendo che l’amianto ha giocato un ruolo determinante, insieme al fumo, nella morte dell’operaio.

Questa decisione segna un traguardo importante, stabilendo un principio cruciale: se un datore di lavoro espone un dipendente all’amianto, è corresponsabile del suo decesso, anche se il lavoratore era un fumatore.

L’avvocato Bonanni ha sottolineato l’importanza di questa sentenza, che sancisce che in ogni caso di tumore ai polmoni legato all’esposizione all’amianto, il datore di lavoro è sempre responsabile, indipendentemente dalle abitudini personali della vittima.

Una vittoria decisiva per la giustizia, che potrebbe aprire nuovi scenari per altri casi simili, e che ribadisce il diritto dei lavoratori a un ambiente di lavoro sicuro, libero da minacce mortali come l’amianto.


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