Animali: “Furti cavalli e macellazione clandestina, salute a rischio”
Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina“È allarme sui furti di cavalli che sta avvenendo nel Lazio. Dall’inizio del 2019 oltre 300 esemplari sono stati sottratti illegalmente dai maneggi in cui erano ospitati. Esemplari con microchip e registrati, molti dei quali anziani, e la pista su cui si sta indagando porta ai macelli clandestini in quanto in Italia in questi ultimi anni c’è stata una grande richiesta di carne di cavallo, rispetto alla produzione, che fa si che venga favorito il fenomeno del furto. Dobbiamo ricordare che questi cavalli, esemplari non Dpa, ovvero non destinati alla produzione alimentare in quanto provenienti da attività agonistica e quindi soggetti nella loro carriera alla somministrazione di farmaci, possono mettere a repentaglio la salute pubblica. Una vergogna a cui porre freno, visto che molti di questi cavalli ormai a fine carriera sono impiegati anche in attività di pet therapy o di ausilio per persone disabili, svolgendo così un’importante funzione sociale.
“Per contrastare questo fenomeno, auspichiamo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e che i cavalli vengano registrati all’anagrafe degli equidi, che oltre a prevedere la tutela della salute umana, facilita i controlli sugli animali destinati alla macellazione, in quanto sul loro passaporto viene indicata la destinazione fra equidi Dpa (destinati all’alimentazione umana) e Non Dpa (la cui destinazione non è quella del consumo umano). E poi non ci stancheremo mai di dire che gli animali sono esseri senzienti, in grado di provare emozioni, verso cui abbiamo l’obbligo morale di tutela e salvaguardia. Chiediamo a questo riguardo il riconoscimento anche per i cavalli dello status di “animali di affezione” equiparandoli di fatto ai cani e gatti, attraverso una legge nazionale che sia in grado di dare maggiori tutele a questi splendidi animali”.
Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina.