Barriere architettoniche e accessibilità urbana a Tor Tre Teste e non solo
Lo scorso anno la Sig.ra Ferrari fece l’ennesimo reclamo al V Municipio per la pericolosità del marciapiede in via Tovaglieri. Lei, con la sua disabilità, conviveva contro un marciapiede pieno di insidie. La Sig.ra Ferrari ha anche la macchina con regolare contrassegno, ma non può guidare. Sul lato opposto della strada, di fronte alla sua abitazione c’è un doppio parcheggio “libero” per le persone disabili, ma purtroppo è sempre occupato dai normodotati, cosiddetti furbetti. Una persona aiutava e aiuta la signora, guidando il veicolo, entrando nel parcheggio condominiale e nei pressi del cancello carrabile e la fa accedere al mezzo. Tutto ciò perche nel marciapiede mancava (ora non più) la discesa in strada per disabili e le strisce pedonali visibili (ora non più) e di fronte casa c’erano i parcheggi occupati (anche ora). L’inverno scorso l’aiutante della Sig.ra ha sfidato la sorte affiancandosi al marciapiedi che nel caso ha fatto da gradino e nello scendere è caduta in terra.
Non sono a conoscenza se i lavori stradali, la segnaletica orizzontale e verticale, il togliere le barriere architettoniche, sia stata una conseguenza dei disagi della Sig.ra Ferrari, ma devo segnalare che prima dell’estate sono stati completati i lavori in via Tovaglieri, da angolo Via Davide Campari sino al civico 183. Quindi l’amministrazione pubblica ha fatto quanto doveva, almeno in questa strada. Siamo in Via Tovagleri, a Tor Tre Teste, nel V Municipio, ma potremmo essere in qualsiasi altro posto e i disagi sono gli stessi.
Se fosse una favola potremmo concludere: e vissero tutti felici e contenti. Ma favola non è.
Non manca purtroppo il cittadino incivile, non sporadico e occasionale, ma presente sempre e incurante del disagio altrui che ignora le regole o fa finta di ignorarle.
Allego delle foto, per farci riflettere. La Sig.ra Ferrari ha risolto i suoi problemi ora? Guardate i parcheggi insensati.
Per farci un po’ di scuola, perché c’è sempre da imparare: marciapiedi, passaggi pedonali e parcheggi, per non costituire barriera architettonica devono permettere ad un disabile in carrozzina (ma anche alle mamme con passeggino) di passare e muoversi agevolmente. Nei tratti inclinati, la pendenza non deve superare il 5% e la pavimentazione deve essere costruita in materiale antisdrucciolevole, e la superficie deve essere ben livellata. Nei passaggi pedonali, facilitare l’individuazione visiva dell’attraversamento mediante segnaletica stradale, strisce pedonali, e illuminazioni di richiamo. E il normodotato, per favore, lasci liberi i parcheggi per chi ne ha veramente bisogno.
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