Belluzzo (FDI): “Ripristinare normale esposizione opera di Elvino Echeoni nella stazione Mirti Metro C”
Il Consigliere Christian Belluzzo, Presidente V Commissione (LLPP/Mobilità/Edilizia) del Municipio Roma V ha inviato una nota alla Presidenza dell’Atac in cui si richiede «il ripristino delle corrette condizioni di visibilità dell’opera del maestro Elvino Echeoni, presente nella stazione Metro C di piazza dei Mirti, di Roma Centocelle», perché è stata coperta parzialmente da informative di ATAC.
L’opera era contenuta da tre “vetrate”, ma una di queste quella più a sinistra, è stata usata per inserire materiale informativo di ATAC, e così facendo un terzo dell’opera è stato coperto.
Ricordiamo che il grande dipinto era stato installato il 7 maggio 2017, gentilmente offerto dalla Galleria il Mondo dell’Arte di Via dei Castani 193, nell’ambito del progetto per l’esposizione permanente dell’opera “Momenti Musicali”. “
Di seguito il nostro articolo del 2017 in occasione dell’inaugurazione.
Annarita Pellegrini
15 Settembre 2021 alle 20:24
SE SI CHIEDE, NON È DETTO CHE SI OTTENGA … MA, SE CHI DEVE CHIEDERE NON PROVVEDE A FARLO, È SICURO CHE NULLA VERRÁ DATO AI CITTADINI IN STATO DI NECESSITÁ …
Un intervento apprezzabile, che rende giustizia ad un’opera d’arte, che merita di rimanere integralmente esposta. Ma, insieme al plauso per il suo intervento, al Presidente uscente della V commissione mobilità del V municipio rivolgo una domanda: perché non ha ritenuto importante scrivere, per denunciare il problema di un quartiere, Tor Tre Teste, che, per oltre un quarantennio, è stato penalizzato da una cronica disfunzione del servizio di trasporto pubblico? Perché non ha scritto per rappresentare la necessità dei residenti nel comprensorio di Tor Tre Teste di poter disporre di una seconda linea autobus, che consentisse loro di poter uscire rapidamente dal quartiere e di potervi agevolmente rientrare? Che cosa è accaduto, invece? Il consiglio del V municipio ha votato all’unanimità, presidente del municipio e presidente della commissione mobilità compresi, il tragitto da Gardenie ad Anagnina dell’unico autobus che, con ricorrenti e notevoli ritardi, ha sempre transitato a Tor Tre Teste, Il “556”, raddoppiandone il percorso ed aumentando i disagi dei residenti, senza impegnare, nella stessa risoluzione, l’Amministrazione centrale, anche, a rappresentare, per scritto, ad ATAC, la necessità di assegnare al comprensorio di Tor Tre Teste una seconda linea di autobus, una navetta, a percorso brevissimo ( Abelie/Tobagi), a transito frequente e con fermate negli stessi impianti, nei quali ferma il “556”, per utilità dei residenti e per contenimento dell’impegno economico di realizzazione? Sicuramente, anche se richiesta, la navetta non sarebbe stata concessa al quartiere di T.3.T., ma è certo anche che il Dipartimento della mobilità mai avrebbe potuto concedere la navetta a Tor Tre Teste, senza una richiesta scritta da parte del consiglio del V municipio. Se Presidente e consiglieri della V commissione mobilità e presidente e consiglieri tutti del V municipio avessero votato anche a favore dell’inserimento della richiesta della navetta nella risoluzione, con la quale è stato approvato il prolungamento ad Anagnina del “556”, avrebbero forse consentito che, in futuro, una diversa cabina di regia, una più attenta programmazione di riassetto del trasporto pubblico su territorio metropolitano, un più razionale finanziamento dei servizi sul territorio possano, finalmente, assegnare a Tor Tre Teste la navetta ripetutamente richiesta da oltre un decennio. Forse che dobbiamo sperare in un avvicendamento nelle istituzioni di prossimità e nell’istituzione centrale, per avere riscontro di un maggiore impegno da parte degli eletti a rappresentare i problemi dei cittadini e a sostenerli ? Vorrei, invece, poter continuare a credere che non l’appartenenza ad un gruppo politico garantisca la valenza e la serietà dell’impegno di coloro che si propongono a rappresentarci, bensì l’insieme delle loro doti innate, delle capacità dagli stessi acquisite, delle conoscenze che le persone di cui si tratta hanno collezionate, delle esperienze che hanno vissute e del patrimonio culturale che hanno capitalizzato.
Annarita Pellegrini
18 Settembre 2021 alle 00:39
E SE , INVECE, DI LIMITARSI A SOSTENERE, CON VOTO UNANIME, LA SOLA POLITICA DEL “PRENDERE 5 PICCIONI CON UNA FAVA” DELL’AGENZIA DELLA MOBILITÁ, I CONSIGLIERI DEL V MUNICIPIO…
La politica dell’Agenzia della mobilità dell’ utilizzo di una sola fava (il “556”, l’unico autobus in transito nel quartiere di Tor Tre Teste) per prendere cinque piccioni ( per collegare, cioè, cinque quartieri con Anagnina), ha comportato l’aggravio dei problemi, relativi al servizio di trasporto pubblico, di quanti risiedono nel comprensorio di Tor Tre Teste, costretti, tra l’altro, ogni giorno, ad andare ad accompagnare a scuola e a riprendere i ragazzi di famiglia … E se invece di limitarsi a sostenere, con voto unanime, la sola politica del “prendere 5 piccioni con una fava” degli ingegneri di ATAC, i consiglieri del V municipio avessero, anche, approvato il progetto della navetta Abelie/ Tobagi, a percorso brevissimo e a transito frequente, e lo avessero inserito nella risoluzione, con la quale hanno espresso parere favorevole al raddoppio del percorso del “556”, non avrebbero dato voce a coloro che vivono nel territorio e ne avrebbero rappresentato un’ impellente necessità, con un utile ritorno di consensi ?