Caos alla Casa Comunale, lavora a pieno regime in emergenza COVID-19
Lo afferma in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni“Un lunedì mattina, il 30 marzo 2020, nel pieno dell’emergenza Coronaviurs per Roma ma un lunedì qualunque per la Casa Comunale del I Municipio per il ritiro degli atti. Una intollerabile difficoltà di coordinamento tra Comune e Uffici per gestire le procedure e le indicazioni sanitarie utili a contenere l’epidemia. Gli Uffici di via Petroselli, aperti in modalità ridotta con cinque dipendenti per ‘attività essenziali’, sono letteralmente presi d’assalto.”
Lo afferma in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni
“E’ un grave rischio sanitario – prosegue Bordoni – permettere un simile afflusso di persone in luoghi che dovrebbero essere contingentati per la salute di tutti. Sono attivi il servizio di ritiro degli atti per gli sportelli dell’Ex Equitalia, quelli della Corte d’Appello, quelli interni per il deposito da parte di Poste Italiane delle cartelle dell’Agenzie delle Entrate, la gestione della cassa e il servizio di informazioni con il telefono subissato dalle chiamate. Come se non bastasse gli impiegati in servizio agli sportelli devono contemporaneamente scendere in archivio a recuperare le cartelle. E’ una situazione decisamente critica, con un carico di lavoro non sostenibile. Diversi uffici hanno chiuso dopo aver riscontrato positivi al Coronavirus tra gli impiegati comunali, non possiamo esporre cittadini di ogni età e condizione sanitaria al rischio di contagio concentrandoli negli uffici comunali, aumentando anche in questo modo la già pericolosa esposizione degli impiegati agli sportelli. Chiedo chiarimenti da parte dell’assessore competente su come sia possibile portare avanti una situazione del genere e di avviare controlli immediati nel rispetto dei Decreti e delle Ordinanze attualmente vigenti.”