

Carteinregola ha scritto una lettera al Sindaco Marino e all’assessore Improta, chiedendo trasparenza sui Pup.
Ecco qui di seguito la lettera inviata il 1 agosto 2014 avente per oggetto la “Richiesta trasparenza sulla attuale situazione giuridica del Piano Urbano Parcheggi (Oc 129/2008).
“A più di un anno dall’insediamento della nuova Giunta e nonostante le promesse della campagna elettorale, i cittadini non conoscono ancora il destino di tutti gli interventi del Piano Urbano Parcheggi del 2008, tuttora vigente. Una bozza di Delibera di Giunta – che ci risulta non approvata – potrebbe ridurre il numero dei parcheggi privati previsti su aree pubbliche, mantenendo tuttavia una scarsa chiarezza sul futuro di tutti gli altri.
Il Coordinamento dei Comitati NO PUP/sosta sostenibile, Carteinregola e Cittadinanzattiva Lazio Onlus, da anni si battono per riportare il Piano parcheggi in un quadro di reale interesse pubblico e di regole certe e uguali per tutti.
La prima condizione, è che prima di qualsiasi ulteriore decisione, in generale sul Piano e in particolare sugli interventi da porre in essere, venga sciolto l’interrogativo sulla legittimità delle procedure adottate finora, con l’assegnazione di aree pubbliche a privati senza alcuna gara di evidenza pubblica e sugli eventuali “diritti acquisiti” dei cosiddetti “proponenti”, anche senza aver ancora sottoscritto alcuna convenzione con il Comune di Roma.
Quesiti resi ulteriormente più urgenti dalla situazione che si è creata dopo la fine della gestione commissariale dell’”Emergenza traffico” e quindi anche del Piano Urbano Parcheggi (ricordiamo che l’attuale piano è ancora quello della OC 129/2008) e il ritorno alle normative introdotte dalla Legge 122/89 (Legge Tognoli). Quesiti le cui risposte possono avere pesanti ricadute, da un lato sulle casse comunali (per i rischi di contenzioso con le ditte) dall’altro sull’ambiente e sui cittadini.
Quesiti a cui riteniamo sia un preciso dovere dell’amministrazione rispondere prima di approvare qualunque nuovo atto, anche parziale, relativo a ciascun intervento previsto nel Piano parcheggi.
Rimandando a una più approfondita trattazione dei temi al dossier scaricabile alla pagina del nostro sito http://sostasostenibile.wordpress.com/regole-per-il-piano-urbano-parcheggi/pup-un-po-di-storia-per-cambiare-strada/, da noi consegnato nel corso dell’Audizione presso la Commissione Speciale metro C, anticipiamo la sintesi dei nostri quesiti:
– Quale validità abbiano ancora le norme introdotte dalle ordinanze commissariali (emesse in regime di emergenza traffico) e quali conseguenze abbia sui progetti il ritorno alla vigenza delle norme pre-emergenza (Legge Tognoli). In particolare riteniamo che – allo stato attuale – non possano essere approvati interventi privati regolati dalla Legge 122/1989 che prevedano una quota di parcheggi rotazionali.
– Se esistano ed in che forma eventuali diritti pregressi dei cosiddetti “proponenti” di progetti del PUP in base ai diversi livelli procedurali raggiunti. Se possa essere considerato un titolo il semplice inserimento nel Piano, o se faccia fede solo la Convenzione stipulata o il PDC rilasciato
– Quali siano i diritti ed i rischi per la pubblica amministrazione in caso di contenzioso con i proponenti rispetto ai vari livelli procedurali raggiunti e come debbano essere valutati gli eventuali risarcimenti
– Quali interventi debbano seguire le procedure pregresse legate alla modalità commissariale, quali richiedano un adeguamento alla gestione ordinaria con la riapertura delle conferenze dei servizi, la revisione dei pareri e la sottoposizione alle procedure anteriori alla vigenza dell’emergenza traffico e quali possano invece essere cancellati “tout court”.
Ed ancora:
– Se i parcheggi pertinenziali debbano considerarsi “opera pubblica” oppure opera “di interesse pubblico” e quali differenze preveda la legge nei due casi, soprattutto rispetto all’obbligo di procedure di evidenza pubblica per la loro assegnazione.
– Quali limiti temporali possano decretare la decadenza degli interventi e quale potere decisionale abbia il Comune per cancellare progetti anche già convenzionati in base ad una valutazione della effettiva pubblica utilità dei parcheggi
Se, come pensiamo, tali pareri mettessero in evidenza l’estrema fragilità amministrativa di tutto l’impianto del PUP, siamo convinti che sia possibile e doveroso azzerarlo completamente, elaborandone eventualmente uno nuovo, fondato – finalmente – sulla programmazione a medio e lungo termine degli interventi necessari all’intermodalità e all’incentivazione del trasporto pubblico e dei mezzi alternativi all’auto privata, almeno per quanto riguarda la città consolidata, come previsto anche dal recente PGTU.
E naturalmente – laddove si decidesse di realizzare ancora interventi in sotterraneo – riteniamo indispensabile intervenire sulle regole poste a tutela dei residenti, dall’adozione delle linee guida dei Geologi del Lazio e del Comune di Roma, alla modifica dello Schema di Convenzione, alla previsione di assicurazioni più congrue, alla messa a punto di regole per le sistemazioni superficiali che prevedano la partecipazione dei cittadini. E dovrebbe in ogni caso essere finalmente introdotto l’obbligo dell’archeologia preventiva (diversa dalle pratiche finora utilizzate), e la predisposizione di un costante controllo da parte degli uffici tecnici comunali e municipali preposti (finora praticamente inesistente, se non in seguito a esasperate sollecitazioni dei residenti) anche sui collaudi e sul versamento degli oneri concessori, che ci risultano in molti casi mai effettuati e versati.
Chiediamo infine chiarimenti riguardanti l’anomala procedura che ha visto rimandare in Commisssione Mobilità la Delibera di Iniziativa Popolare promossa da i cittadini di Via Enrico Fermi per la cancellazione del Pup omonimo, che non ci risulta prevista da alcuna normativa comunale.
Anna Maria Bianchi portavoce Carteinregola
Roberto Crea Segretario Cittadinanzattiva Lazio Onlus
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