“Oggi soli, domani sicuri. Le proposte dei Ds per la sicurezza dei cittadini”. Su questo attuale problema si terrà giovedì 30 marzo alle 17,30 presso l’hotel Metropole in via Principe…
Casale della Cervelletta “luogo del cuore del FAI” serve la tua firma
Grazie alla segnalazione di Salvatore M., – informa Antonio Barcella in un articolo su collianiene.org che qui riprendiamo – al sostegno di Collianiene.org e a tanti amici che hanno prontamente risposto al nostro appello, abbiamo più che triplicato in un solo giorno i voti sui “luoghi del cuore del FAI” per la tutela del Casale della Cervelletta. Un risultato sorprendente per il periodo in cui è stato proposto e che dimostra come questo monumento storico-naturalistico stia a cuore a tutta la periferia di Roma Est e alla città di Roma. Tanti di voi hanno condiviso l’articolo di ieri e rilanciato l’azione ma non dobbiamo fermarci. Cittadini dei territori del (IV e V Municipio), fin dagli anni ’80, hanno affrontato un percorso decisamente impegnativo per la tutela, la salvaguardia e il restauro conservativo del Casale fortificato settecentesco della Cervelletta e della sua torre medioevale. Nel 2001 furono raccolte ben settemila firme in calce ad una legge di iniziativa popolare presentata ed approvata dalla Regione Lazio per l’istituzione del Parco Naturale della Cervelletta. Abbiamo grandi potenzialità se ci ritroviamo uniti su una battaglia di civiltà che abbia come obiettivo la salvaguardia di un bene storico di tutta la comunità di questo territorio. Nel passato di fragoroso c’è stato solo il silenzio delle Istituzioni, sollecitate in infinite occasioni: i fondi per il restauro del Casale sempre promessi, talvolta stanziati, non sono mai arrivati. Quelle stesse Istituzioni che hanno omesso dalla propria azione amministrativa la tutela del paesaggio e del patrimonio storico (art. 9 della Costituzione); per incuria, pressapochismo, cialtroneria dei politicanti di turno che si sono adagiati in una sorta di delega al volontariato che ai più è sembrato un alibi per non intervenire mai o fare scelte che si sono rivelate sbagliate.
Ma la politica non può continuare a giocare con i sentimenti della comunità perché poi il prezzo da pagare resta alto. Quello che vogliono i cittadini per la Cervelletta e per tutto il territorio sono sotto gli occhi di tutti. In poche ore, sul sito del FAI, il Casale della Cervelletta ha sopravanzato monumenti importanti della città come la Chiesa di Santa Francesca Romana, Apollo e Dafne, Colosseo e Circo Massimo, Gianicolo, Pantheon, l’antica via Appia. Tutti beni importanti per Roma e i suoi abitanti e che vanno giustamente tutelati ma non hanno bisogno di visibilità come invece merita la Cervelletta.
Se il tam tam di internet sta funzionando è merito di tutti voi ma è il momento di non fermarci. Condividete gli articoli, commentateli, invitate i vostri amici a votare. Se riusciremo a fare qualcosa di positivo sarà merito di tutti e non ce ne attribuiremo noi i meriti che sono esclusivamente dei residenti di questo territorio.
Chi è il FAI – Il FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO con il contributo di tutti
• cura in Italia luoghi speciali per le generazioni presenti e future
• promuove l’educazione, l’amore, la conoscenza e il godimento per l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione
• vigila sulla tutela dei beni paesaggistici e culturali, nello spirito dell’articolo 9 della Costituzione
Insieme a tutti coloro che lo sostengono – cittadini privati come te, istituzioni attente e aziende illuminate – si impegna perché il paesaggio italiano, i luoghi, i monumenti, i capolavori che hanno fatto e fanno la storia di questo Paese non vengano dimenticati. Siano invece protetti, rispettati e valorizzati. Nella convinzione che investire in cultura significhi non solo salvare il nostro passato e la nostra identità, ma anche produrre ricchezza con ricadute positive sull’occupazione e sul reddito.
Gianfranco
11 Maggio 2017 alle 15:02
Sarebbe utilissimo affidare al FAI la gestione e la rinascita del Parco e del Casale della Cervelletta come già è stato fatto per tante altre entità di interesse storico e artistico. Detta gestione sarebbe un fattore di impulso per lo sviluppo e la possibilità di nuove opportunità di lavoro.