Cavallari (IV): “Raggi lascia nidi in convenzione abbandonati e a rischio chiusura” 

Redazione - 27 Settembre 2020

“Ad anno scolastico iniziato, il Campidoglio lascia i nidi in convenzione abbandonati a se stessi.
Al momento non è stata siglata alcuna stipula con queste strutture scolastiche, che gestiscono servizi fondamentali per accogliere i bimbi a Roma: scuole essenziali per le famiglie con figli da zero a tre anni, che rischiano di implodere e di chiudere se questa Giunta comunale continuerà a tenerle senza convenzione.
Dopo avere imposto ai gestori dei nidi, sottointendendo che tutto sarebbe stato regolato dalla stipula, di attenersi alle normative previste in occasione della pandemia, di assumere più insegnanti (fondamentali per avere un controllo maggiore e capillare sui bimbi), il Comune li lascia senza contratto e dunque privi di risorse vitali.
La Raggi ponga subito riparo a questo gravissimo pasticcio burocratico: le famiglie, peraltro, hanno ufficialmente iscritto i figli nei nidi convenzionati che, di fatto, lo sono solo teoricamente. Migliaia di mamme e papà restano ignari di questa situazione paradossale che, stando alle carte, vede i piccoli accolti in strutture private”.

Così, in una nota, il capogruppo consigliere della Regione Lazio, Enrico Cavallari (Italia Viva).

“I titolari di queste scuole, fondamentali per garantire un servizio più ampio alle famiglie romane, restano privi di qualunque garanzia, non vengono pagati, nonostante le spese di gestione, gli affitti, il lavoro puntuale e quanto mai serio e rigoroso dal punto di vista di organizzazione degli spazi, di personale e di igiene pubblica, proprio come previsto negli asili comunali.
La responsabilità è immensa. E un quesito resta aperto: nel caso, malauguratamente, succedesse qualcosa di imprevisto, chi dovrebbe farsene carico? Il Comune o il privato non ufficialmente convenzionato?” aggiunge Cavallari.
“La sciatteria e la negligenza di questa Giunta, soprattutto in uno stato di emergenza, rischiano effetti devastanti nel sistema integrato pubblico-privato, a danno dei bambini, delle famiglie e dei piccoli imprenditori che hanno investito nel settore e oggi si trovano sull’orlo del collasso” conclude Cavallari.


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