Centro rifugiati Tor Tre Teste, ci risiamo

Nuovi arrivi a sorpresa, il 30 maggio 2016, in via Staderini. Di Cosmo "Riteniamo inaccettabile questo modus operandi che non coinvolge il V municipio"

Sabato 28 maggio 2016 a Tor Tre Teste sono arrivati dei pullman con nuovi rifugiati politici a riempire la struttura di via Staderini 9 che con tante difficoltà si era riusciti a “sgonfiare” nei mesi scorsi.

In merito il consigliere del V municipio David Di Cosmo, che già in passato ci aveva aggiornato in merito, ha dichiarato: “Basta aumentare le presenze dei rifugiati senza considerare gli sforzi dei nostri quartieri.
Grazie agli atti consiliari da me presentati prima dei fatti di Tor Sapienza e votati all’unanimità e all’intervento del prefetto Gabrielli attraverso le periodiche consultazioni nell’aula consiliare del Municipio V, eravamo riusciti a ridurre più della metà le presenze nel centro (che a novembre 2011 erano 455, e che dal 25 giugno 2015 erano in diminuzione -ndr) e a chiudere uno dei progetti di accoglienza.

Bus rifugiati politici in via StaderiniNegli atti si evidenziava il grande lavoro di civiltà e di integrazione portata avanti in questi anni dai quartieri di Tor Sapienza, Alessandrino e Tor tre teste.
Negli ultimi mesi la cittadinanza e le associazioni per proseguire questo lavoro hanno coinvolto anche alcuni rifugiati in progetti di inclusione sociale al servizio del territorio.
Oggi, invece, ci troviamo a registrare un aumento consistente delle presenze.
Adesso sarebbe utile capire in quale progetto e con quali criteri sono stati accolti questi rifugiati.
Chiederemo al commissario Tronca di interessarsi direttamente e di interagire con la Prefettura, tenendo conto anche, che poco tempo fa l’allora prefetto Gabrielli è diventato il capo della Polizia e quindi in Prefettura sicuramente è avvenuto un turnover.

Implementare questi progetti su territori che già hanno dato tanto e nonostante alcuni disagi hanno dimostrato un grande senso civico di accoglienza significa mettere a repentaglio tutto il lavoro portato avanti in questi anni.

Riteniamo inaccettabile questo modus operandi che non coinvolge il V municipio, o anche soltanto il tavolo sulla sicurezza, come interlocutore.

Siamo certi di ricevere dal Campidoglio e dal commissario Tronca risposte che facciano chiarezza sulla vicenda”.


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