Chiusa la sala di preghiera Islamica in via dei Gladioli a Centocelle. Proteste dei fedeli

Il 21 settembre 2016 per violazioni alle norme urbanistiche
di Alessandro Moriconi - 21 Settembre 2016
La mattina del 21 settembre 2016 il Gruppo Casilino della Polizia Roma Capitale ha apposto sulla porta della sala di preghiera islamica di via dei Gladioli 14 il cartello di Sequestro Penale dell’immobile in quanto si sarebbe violato l’art. 44 lett.B del D.P.R.380/01 che fa riferimento alle norme urbanistiche e come già avvenne nel sequestro della LIDL di via dell’Acqua Bullicante, anche in questo caso si sequestra ma viene consento di “Utilizzare parzialmente il bene”. Insomma soluzione Pilatesche … all’Italiana e questo perché nella normativa Urbanistica non ci sono tracce di deroghe per manufatti e locali destinati a luogo di culto.
C’è stata una chiassosa ma civile protesta da parte della Comunità Islamica e di coloro che frequentano il luogo di preghiera, che si è conclusa con un piccolo corteo che si è poi sciolto a piazza dei Mirti.
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Già il 16 settembre le Comunità Islamiche avevano protestato contro la chiusura delle sale preghiera presenti sul territorio del Municipio Roma V. Protesta che aveva visto la presenza di Bachcu Dhuumcatu presidente di una delle più attive associazioni delle Comunità Islamiche di Roma e la partecipazione di oltre 200 persone di diverse fedi religiose e di Imamm, tra cui Ben Mohammed  della Moschea di Centocelle. Dopo l’incontro con di una delegazione con il presidente Boccuzzi e la discussione sulle violazioni urbanistiche accertate e contestate, sembrava che sul problema dovesse seguire un momento di riflessione e di confronto ai livelli più alti.  Invece nulla.
Certamente gli addebiti, secondo la normativa urbanistica, saranno più di uno, ma crediamo che le Istituzioni locali e centrale e se occorre anche il Parlamento, abbiano l’obbligo di trovare quelle soluzioni tecniche che disinneschino attriti che vadano a deteriorare quell’ottimo rapporto che intercorre tra le diverse fedi e che vede sempre più spesso realizzare tutti insieme iniziative pubbliche, tra cui quella di domenica 25 settembre che vedrà la Comunità Islamica di Centocelle  partecipare insieme ai volontari di Legambiente del circolo Città Futura alla giornata di “Puliamo il Mondo” dove si farà pulizia e manutenzione ad un tratto dell’Acquedotto Alessandrino che va da piazza San Felice da Cantalice a l.go degli Ontani.
Siamo convinti che sulla questione ci si debba lavorare con velocità e serietà e questo anche perché di locali adibiti a luoghi di preghiera ce ne sono ormai diversi e chi è preposto nelle istituzione a far rispettare leggi e regolamenti, per troppo tempo, magari anche con segnalazioni e proteste varie da parte dei residenti, ha fatto finta di nulla … la politica dello struzzo non paga mai e queste ne sono le conseguenze!
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