Cinque Parchi d’affaccio sul Tevere in preparazione del Giubileo 2025

Ecoitaliasolidale: "continuiamo a proporre il “Parco Nazionale del Tevere” dal Monte Fumaiolo sino alla foce"

“Del Tevere se ne parla sempre di più e chiaramente ne siamo soddisfatti in quanto  dalla nascita del nostro Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale,  avvenuto nel 2010,  stiamo proponendo la realizzazione di un Ente unico di gestione, anzi la realizzazione del “Parco Nazionale del Tevere” interessando il corso d’acqua dalla sorgente nel Monte Fumaiolo sino alla foce”.
È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

“Soddisfatti per le proposte avanzate dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, della  realizzazione di cinque Parchi d’affaccio sul Tevere in preparazione del Giubileo 2025. Un investimento complessivo di 7,3 milioni di euro che dovrebbe contemplare  la  realizzazione dell’Oasi Naturalistica tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio,  l’area di  Lungotevere delle Navi, il  Parco di affaccio Foro ltalicoil Parco di affaccio Ostia Antica, oltre alla sistemazione dell’area della confluenza con I’Aniene, via del Foro ltalico e dell’Acqua Acetosa. Nonché  la contestata spiaggia Tiberis,  presso Ponte Marconi,  che dovrebbe trasformarsi finalmente da parco esclusivamente estivo  in un parco definitivo.

“Come Ecoitaliasolidale – ricorda Benvenuti –  “abbiamo da anni proposto la realizzazione  di un vero e proprio   Ente unico di gestione  che si occupi: della riqualificazione del tratto fluviale,  della depurazione delle acque,  della piena navigabilità del fiume, sia per la mobilità alternativa, sia per lo sviluppo turistico della città, della valorizzazione degli argini, comprese le competenze sulla pista ciclabile,  del poco che rimane dell’esistente ippovia e quindi della gestione dei parchi fluviali, inserendo anche la riqualificazione dell’archeologia industriale presente nel bacino Ostiense”.

“Altrimenti anche i nuovi progetti rimarrebbero disomogenei nella gestione e nelle competenze.  Lanciamo inoltre ancora una volta l’allarme per la presenza di grandi quantità di microplastiche che vengono trasportate dal fiume sino alla foce e quindi in mare. Come ha rilevato uno studio condotto dall’Università Tor Vergata di Roma vengono sversate grandi quantità di microplastiche nel Tirreno, proprio trasportate dal fiume Tevere.  La stessa Università ha rilevato nel fondale marino,  di fronte alla foce del Tevere, nel luglio 2020, la presenza di polistirolo e microplastiche  in tutti i campioni, con la concentrazione più elevata a 6 chilometri dalla costa, con una media di 45 microgrammi per litro, ma in alcuni punti si sono raggiunti sino a 60 microgrammi per litro di sedimento. Del tutto reale  – ribadisce Benvenuti come queste sostanze inquinanti ingerite da pesci e molluschi rientrano  nella catena alimentare dell’uomo con il consumo del pesce. Per dare una indicazione complessiva e grave del fenomeno – prosegue Benvenuti – la stessa rilevazione  di Tor Vergata calcola  che nel decennio 2006-2016, sono oltre 8.000 tonnellate le microplastiche  trasportate nel Mediterraneo attraverso le vie fluviali”.

“Bene quindi stanziare fondi e realizzare progetti di “parchi di affaccio”,  ma noi proponiamo l’istituzione di un “Parco Nazionale del Tevere”, un’area che “si svilupperebbe su 80 mila ettari di territorio” e che “sarebbe il sesto parco nazionale per dimensione”.

“I Parchi naturali e le aree marine protette sono un presidio per il paesaggio e la biodiversità in Italia, quasi 6 milioni di ettari tutelati a terra e mare ed il  loro verde assorbe 145 milioni di tonnellate di CO2, vale a dire quasi un terzo di quelle emesse del Paese.  Se dal  1991 la Legge  quadro 394/91 – ricorda Benvenuti – ha determinato il passaggio dal 3% del territorio tutelato all’11%, con 24 parchi nazionali e 30 aree marine protette, a cui si aggiungono le aree di Rete Natura 2000, ora l’Europa ci impone l’obiettivo  -entro il 2030- di tutelare il 30% del nostro territorio, garantendo un contributo importante per reagire ai fenomeni climatici estremi sempre più frequenti e catastrofici”.

“La nostra proposta dell’istituzione del Parco Nazionale del Tevere, che per territorio interesserà 4 Regioni, 8 Province e 82 Comuni, potrà avere un valore inestimabile per la salvaguardia ambientale, in armonia con gli obiettivi europei oltre che per il rilancio d’immagine della Capitale conclude Benvenuti – sicuro volano per uno sviluppo turistico ma anche sportivo, di difesa della biodiversità,  del mar Tirreno ed  un conseguente ritorno occupazionale”.


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