Colpo alla Truffa Online: arrestato un “finto Broker” grazie alla Polizia Postale
L’indagato, ora in custodia, sarà sottoposto a giudizio per truffa aggravataUna truffa architettata nei minimi dettagli si è conclusa con l’arresto di un trentenne di nazionalità ucraina, fermato in flagrante dagli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Roma.
L’accusa? Truffa aggravata ai danni di un imprenditore romano, indotto a investire migliaia di euro su una piattaforma di trading online completamente fasulla.
Dalla promessa di guadagni facili alla trappola perfetta:
Tutto è iniziato quando l’imprenditore è stato contattato da un sedicente broker tramite un social network. Con toni rassicuranti e un piano studiato, il truffatore ha spinto l’uomo a fare un primo investimento, apparentemente modesto.
Ma la trappola era appena scattata: grazie a una falsa piattaforma di trading, l’imprenditore vedeva crescere vertiginosamente i suoi presunti guadagni. Così, spinto dall’illusione di un rapido arricchimento, ha continuato a versare somme sempre più elevate.
In pochi mesi, il bottino accumulato dal truffatore ha raggiunto la cifra impressionante di 60.000 euro. Tuttavia, quando la vittima ha tentato di ritirare i suoi soldi, si è trovata di fronte a una serie infinita di ostacoli: scuse burocratiche, richieste di ulteriori pagamenti e complicazioni immaginarie.
La svolta: un incontro “di persona” per 20.000 euro:
Stanco delle difficoltà e sempre più sospettoso, l’imprenditore ha iniziato a fare pressioni. Il truffatore, per guadagnare tempo e puntare al colpo finale, ha organizzato un incontro diretto: in cambio del versamento di altri 20.000 euro, la “pratica” sarebbe stata sbloccata e l’intero capitale restituito. Il denaro avrebbe dovuto essere consegnato a un corriere di fiducia.
Quello che il truffatore non sapeva è che la Polizia Postale era già sulle sue tracce. All’appuntamento, gli agenti hanno intercettato il corriere incaricato di ritirare il denaro, cogliendolo sul fatto e procedendo al suo arresto.
Giustizia in corso:
L’indagato, ora in custodia, sarà sottoposto a giudizio per truffa aggravata. Tuttavia, come prevede la legge, è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva.
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