Comunicato di replica di Federici e Marchionni
La risposta delle consigliere PD in risposta a quello dei Capogruppo della maggioranzaRingraziamo i Capigruppo di maggioranza Callocchia. Di Cosmo, Ferretti e Santilli ed il Consigliere del Gruppo Misto Piccardi (candidato presidente del Municipio con la Lista Marchini di opposizione) per aver voluto fare un distinguo tra il loro modo di intendere la politica ed il nostro.
Come Consigliere del Partito Democratico, ci opponiamo e continueremo ad opporci ad ogni pressione ed oppressione che vada contro i principi dettati dal Codice etico del Partito Democratico e a ogni regola giuridica e morale che ci sembri poco trasparente.
Siamo state elette entrambe per la prima volta come consigliere nel Municipio Roma V e da allora perseguiamo, tra mille ostacoli, l’obiettivo del Bene Comune. Bene Comune inteso come trasparenza, legalità, equità, centralità del cittadino rispetto alla politica.
In un momento storico di recessione economica così pesante per l’Italia e con il nostro Comune messo alla gogna mediatica a causa dell’inchiesta “Mafia Capitale” per l’agire di alcuni, non ci possiamo permettere, come politici a tutti i livelli, di avallare atti e azioni che hanno anche solo il sospetto di poca trasparenza e legalità.
Venendo quindi ai fatti contestati:
– in merito alla delibera modificativa delle commissioni permanenti precisiamo che già preventivamente avevamo sollevato dubbi sulla legittimità dell’atto, richiedendo il parere agli organi competenti e rilevando anche il profilo dell’aumento di spesa per le finanze capitoline, dato l’elevato numero di Consiglieri previsti dalle istituende Commissioni. Parere di cui siamo ancora in attesa di risposta.
Il voto contrario alla delibera deriva, pertanto, dalla necessità di tutelare l’istituzione municipale ed in piena aderenza con il fine pubblico, al quale l’atto è istituzionalmente preordinato.
Anche in precedenza ci siamo opposte all’istituzione della Commissione Speciale Territorio, avanzando sempre dubbi di legittimità ed opportunità di spesa, confermati poi dal parere del Segretariato Generale del Comune di Roma che così ammonisce “…“per gli effetti che può determinare l’istituzione di un organismo di tale livello sotto il rilevato profilo della spesa per il suo funzionamento, con particolare riguardo alla gettonabilità delle presenze e all’assunzione a carico delle finanze capitoline degli oneri per le assenze dal servizio di Consiglieri che siano lavoratori dipendenti. Di tutti tali elementi gli organi direttivi del Consiglio Municipale e i singoli Consiglieri che hanno approvato la deliberazione non possono non essere consapevoli, né gli uffici, per quanto di loro competenza, trascureranno di evidenziarli”.
Per le stesse motivazioni abbiamo ritenuto opportuno non partecipare alle votazione per eleggere i nuovi presidenti di commissioni, rinunciando quindi de facto alla eventualità di essere elette presidenti ed al gettone di presenza.
– in merito alla mancata presenza durante la votazione del secondo atto all’ordine del giorno, precisiamo che la proposta di risoluzione su Tor Sapienza era l’ennesimo atto sprovvisto del parere delle ommissioni permanenti competenti e non condiviso preventivamente all’interno di tutto il Gruppo PD di cui facciamo parte, nonché atto fotocopia dell’impegno già assunto dal Sindaco Marino con i comitati di quartiere del quadrante Tor Sapienza.
– in merito al terzo punto contestato si precisa che la dolorosa decisione di chiamare la forza pubblica da parte della Consigliera Federici si è resa necessaria, in quanto il Presidente del Consiglio non ha proceduto subito dopo la chiusura del Consiglio stesso ad annullare la già convocata seduta della commissione politiche sociali con vari punti all’ odg tra cui l’esame degli atti relativi alla condizione igienico-sanitaria di via Rucellai, richiesta agli uffici competenti e su istanza degli abitanti di quella
zona di Tor Sapienza (rimozione e smaltimento amianto). La consigliera Federici ha quindi richiesto un atto scritto, negato a priori, che motivasse il diniego da parte degli Uffici ad aprire la suddetta commissione per non incorrere in “atto grave”, quale Presidente uscente e non ancora sostituito.
– Riteniamo, infine, sia nostra prerogativa votare ogni singolo atto secondo coscienza, data l’assenza di riunioni di gruppo preventive ai Consigli e malgrado inviti verbali e scritti, da noi più volte formulati, per ovviare a questa grave carenza di comunicazione, partecipazione e condivisione delle decisioni politiche
nel gruppo PD, indirizzati sia al capogruppo Callocchia. che al Presidente Palmieri, in qualità di garante della maggioranza, e sempre da loro deliberatamente ignorati.
Vogliamo sottolineare, tra l’altro, che l’opposizione si è astenuta alla votazione della Delibera modificativa delle Commissioni Permanenti, dato che i voti contrari sono SOLO tre, di cui due, esaurientemente motivati, sono di Marchionni e Federici.
Stante quanto esposto, le Consigliere Marchionni e Federici ribadiscono la loro piena adesione e rispetto ai principi etici e morali del Partito Democratico, che ci onoriamo di rappresentare, ed auspicano che le donne e gli uomini del Partito Democratico continuino a considerare il pluralismo come una ricchezza e che continuino a scegliere il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise, così come dettato dal Codice Etico del PD, al quale tutti noi abbiamo dichiarato di aderire accettando la candidatura.
Consigliera Maria Pia Federici
Consigliera Maria Marchionni
Antonio Pietrosanti
18 Gennaio 2015 alle 10:57
Per dovere al mio ufficio mi corre l’obbligo rispondere a quanto dichiarato dalle consigliere in ordine alla posizione assunta dal sottoscritto a cui si da la responsabilità del mancato svolgimento della commissione Politiche Sociali, Illustro i fatti . La proposta di delibera convocata per martedì alle 8.30 e votata a maggioranza qualificata con l’immediata eseguibilità azzerava di fatto le commissioni. Con la Sua richiesta la consigliera Federici avrebbe commesso un illecito in quanto non più deputata a svolgere tale incarico in virtù di tale delibera. Quale garante delle istituzioni e nel rispetto del regolamento informavo la Federici a cui il supporto era stato già negato dall Ufficio Consiglio, de quo , la stessa mantenendo la sua posizione , faceva intervenire inopinatamente e di sua iniziativa le forze dell” ordine pur di mettere in atto il suo intento senza risultato alcuno se non quello di distogliere i militi da situazioni di pericolo che giustificassero la loro presenza , Fate pure le Vostre considerazioni in merito a tutte queste vicende che nulla hanno a che fare con il Bene Comune che tanto si acclama ma solo a squallide e futili vicende di carattere personale su posizioni che dopo 20 mesi di consiliartura non si riescono a stabilizzare. Tanto si doveva ad onor di cronaca e trasparenza verso i Sig.ri/re lettori di Abitare. Antonio Pietrosanti Presidente del Consiglio V Municipio ,