Con il coronavirus il V municipio tenta di blindarsi
Il Presidente del Consiglio ha deciso di effettuare sedute di Consiglio e di Commissione rigorosamente a porte chiuse, vietando ogni accesso dei cittadiniIl Presidente del Consiglio del Municipio Roma V ha deciso di effettuare sedute di Consiglio e di Commissione rigorosamente a porte chiuse, vietando l’accesso dei cittadini.
Questa decisione nasce da una lettura restrittiva del decreto della Presidenza del Consiglio teso a contrastare la crescita delle possibilità di contrarre il coronavirus, una decisione tuttavia abnorme che neppure il Consiglio a Comunale di Roma si è dato, limitandosi, come è giusto che sia, ad un numero di accessi compatibile con le indicazioni contenute nel decreto.
Martedì 10 marzo è convocata una seduta di Consiglio municipale che si annuncia molto delicata in quanti all’ordine del giorno c’è il parere sulla Delibera di Iniziativa Consiliare con cui la maggioranza grillina rivoluzionerebbe il Patrimonio comunale ed in particolare quello utilizzato anche da decenni per progetti socio-culturali portato avanti da associazioni e centri sociali che spesso hanno utilizzato patrimonio pubblico abbandonato e degradato.
Associazioni e Comitati che già nel Consiglio di giovedì 5 febbraio hanno definito irricevibile il contenuto della proposta contenuta nella delibera.