COP 26 e Transizione Ecologica
GiProietti - 4 Novembre 2021

Il 1 novembre è iniziata la 26.ma Convenzione dell’ONU sui Cambiamenti Climatici COP26 a Glasgow, dove sono volati da Roma tutti i protagonisti del G20, esclusi Bolsonaro e Erdogan….
E tutti hanno fatto dichiarazioni piene di speranza, ma quasi nicchiando e sospirando, perché lo sanno che siamo arrivati al bordo dell’abisso ed il nostro Sistema, politico, finanziario, economico, etico, non è attrezzato adeguatamente per garantire un risultato utile nei brevi tempi a disposizione.
Dispiace dirlo, ma negli ultimi anni, oltre agli intellettuali studiosi di scenari energetici, solo Papa Francesco ha colto tempestivamente e profondamente il problema, con le sue Encicliche profetiche, di cui raccomandavo lo studio profondo nelle Facoltà di Ingegneria!
E quindi? Che si può fare, se ancora siamo in tempo?
Qualcosa si può fare, se capiamo quanto dobbiamo cambiare, come singoli e come Sistema.
Cominciamo col dire che non basta che noi singoli, tutti, assumiamo per miracolo abitudini non energivore (per es: andando in bici, non mangiando carne, riducendo al massimo l’energia elettrica per l’illuminazione..): in tal modo noi singoli risolveremmo il 15-20% del problema, non di più!
Quindi le soluzioni adeguate devono essere prese a livello di Sistema, politico ed economico.
E qui cominciamo a diventare perplessi.
1. COSTO. La transizione ecologica richiede risorse immani, calcolate in migliaia di miliardi di dollari ogni anno, nella zona euro circa 600 miliardi di dollari, solo in Italia quasi 100 miliardi di euro. Ma le risorse del Next Generation EU possono rappresentare un primo passo? No, anche se ammontano per EU in quasi 1000 miliardi di dollari, ma sono DEBITI, cioè soldi rastrellati sul mercato, che vanno restituiti, a fronte di interventi all’incirca quinquennali (200 miliardi di dollari annui).
Occorrono soldi freschi: solo le TASSE possono risolvere la questione, quelle sull’inquinamento, sulle transizioni finanziarie, sui capitali. Non ci sono alternative.
E per fare bene la tassazione, occorre fare l’unificazione fiscale (la Minimum Tax del 15% definitivamente approvata al G20 e’ il primo passo), cancellando inoltre tutti i paradisi fiscali, che sottraggono al Sistema risorse necessarie per sopravvivere.
2. LINEE DI INTERVENTO
Negli ultimi 40 anni l’Enea ha proposto, con altre Agenzie Governative, europee e americane, le direttici da percorrere per cominciare a risolvere il grande problema.
Oggi tutti concordano su queste 4 vie:
a.Sviluppare energie alternative al carbone (decarbonizzazione) e quelle rinnovabili
b.Massimizzare il Risparmio energetico, soprattutto negli edifici
c.Realizzare nuovi modi per fare Industria e Agricoltura, consumando meno energia possibile
d.Trasformare i mezzi per la mobilità e per i trasporti in senso “green”.
Credo che a questo punto siamo coscienti delle perplessita’ dei politici intelligenti.