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Cosa ne penserà Giorgio Giannini?…

Ricordo di una persona per bene, colta, amante della pace e amico del nostro giornale

Ci sono giorni tristi, e purtroppo non ci abbandonano, funestati da guerre ed uccisioni in cui il mio pensiero ricorre a Giorgio Giannini e mi vien spontaneo dire: cosa ne penserà Giorgio?

Poi, purtroppo, mi ricordo che Giorgio Giannini, che ho conosciuto solo alcuni, pochi, anni fa e che ha onorato il nostro giornale di puntuali articoli su eventi storici e di attualità, ci ha lasciato in quel triste 3 settembre del 2023, dopo una lunga malattia, che ha affrontato con consapevolezza, coraggio, dignità, speranza e poi serenità. Ne è rimasta testimonianza nei messaggi che ci scambiavamo per WA. 

Giorgio, persona buona e giusta, purtroppo ci ha lasciato a 74 anni.

A questo link numerosi articoli da lui scritti per abitarearoma.it

https://abitarearoma.it/?s=Giorgio+Giannini

Quello che segue invece è un suo bel ricordo tratto da https://retepacedisarmo.org/

“Impegnato nel campo dell’obiezione di coscienza, fin dai primi movimenti per il riconoscimento del diritto a non portare armi si è fatto riconoscere e apprezzare come attivista della Lega Obiettori di Coscienza, nella quale si distingueva per competenza e passione e apertura. Ha curato le prime “guide pratiche” all’obiezione di coscienza e al servizio civile sostitutivo. 

Ha scritto moltissimi articoli sul tema, ma non solo: le sue passioni erano la storia e la scrittura. Autore di libri, saggi e ricerche in particolare sulla Prima Guerra Mondiale e sulla Resistenza. A lui si debbono molti lavori, per i quali ha ricevuto riconoscimenti e premi, sui disertori e i fucilati della Grande Guerra e sulle vittime dimenticate della barbarie nazista, disabili, omosessuali, Rom.

Tra le sue tante opere, ricordiamo l’importante libro “L’obiezione di coscienza – al servizio militare, alle spese militari, professionale, etnica, al giuramento, alle prestazioni sanitarie obbligatorie” (Satyagraha Editrice, 1985) con un taglio giuridico e politico di grande levatura.

Laureato in Giurisprudenza (specializzato in Diritto penale e Criminologia) all’Università La Sapienza di Roma, è stato docente di Discipline Giuridiche ed Economiche nella Scuole Superiori della Capitale. Ha lavorato presso il Museo Storico della Liberazione di Roma in via Tasso a Roma facendo anche parte del Direttivo del Circolo Giustizia e Libertà, per tutelare gli ideali risorgimentali, e della Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno, per tutelare gli ideali di libertà e di laicità. Ha abbracciato anche la causa ambientalista, con un impegno istituzionale nei consigli municipali di Roma. 

Ma forse il ruolo di rappresentanza a cui più teneva era quello di Presidente del Centro Studi Difesa Civile di Roma, per il quale ha operato fino all’ultimo, sempre con un approccio costruttivo e collaborativo nell’ambito prima di Rete Italiana Disarmo e poi della Rete Italiana Pace e Disarmo.

Giorgio era anche una persona gradevolissima nella compagnia, entusiasta delle sue conoscenze storiche che proponeva come guida colta e divertente nelle passeggiate romane spesso realizzate tra una riunione e l’altra. Tutte le organizzazioni della nostra Rete lo ricorderanno con stima e affetto, unendosi in un ideale abbraccio di condoglianze alla famiglia, tanto amata”.


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