Covid, Caudo: “Con apertura scuole necessarie responsabilità individuale e fiducia nelle procedure”

Il presidente del III Municipio: “Scuola luogo tra i più controllati e monitorati ma importante che ognuno faccia la sua parte”
Redazione - 27 Settembre 2020

Giovanni Caudo

“Con l’incremento dei contagi cresce la preoccupazione nelle scuole. In Italia le persone positive da Covid-19 sono oggi in numero consistente e la preoccupazione è motivata. Peggio succede in Francia e in Inghilterra dove si sta decidendo se procedere  a una nuova chiusura generalizzata. C’era da aspettarselo.  Il virus non è sparito, circola tra di noi e dobbiamo trovare i modi per conviverci in sicurezza, ma non c’è, non ci può essere, la certezza di non essere contagiati. Può succedere e la colpevolizzazione delle singole persone non ha alcun senso. Dopo la riapertura delle scuole nel nostro Municipio sono stati registrati casi sospetti Covid-19 e casi accertati positivi: dipendenti del municipio, personale e studenti delle scuole, da ultimo il caso di alcuni ragazzi del liceo Orazio. In tutti questi casi si lamenta spesso la mancanza di informazioni e da qui le preoccupazioni e le incertezze sul comportamento da assumere”. Queste le parole di Giovanni Caudo, Presidente del Municipio Roma III in una nota.

“Non mancano limiti delle diverse procedure, tutte nuove e alla prima applicazione, con aspetti del contagio non chiari. Di conseguenza – aggiunge Caudo – le azioni da intraprendere non sono sempre univoche e chiare. E’ necessario che tutti i soggetti collaborino e che vengano date comunque le informazioni indispensabili a rassicurare tutti, spiegando con chiarezza i limiti delle azioni intraprese. La Asl è il soggetto chiave, riferimento per i referenti Covid-19 delle scuole, le dirigenti scolastiche, la direzione del municipio, e qualunque altro soggetto interessato. In quanto singoli è però evidente che dobbiamo fare riferimento ai medici più prossimi evitando di convergere su altri livelli organizzativi già sovraccarichi. La presa in carico della ASL porta la segnalazione di COVID nell’ambito della salute pubblica che ha precise regole e precisi protocolli che non prevedono la comunicazione urbi ed orbi della numerosità del cluster posto sotto esame o l’elenco di chi è coinvolto, soprattutto per tutelare la vita e le scelte dei soggetti interessati. Ma questo non significa che è tutto lasciato a se stesso e che la situazione non sia sotto controllo”.

“Se in una classe una persona risultata positiva ad un tampone, è la ASL a disporre il provvedimento di salute pubblica necessario. La scuola lo attua e ne dà comunicazione agli interessati. E’ bene ricordare come sia il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di competenza territoriale, accertato il caso, a condurre l’indagine epidemiologica, a valutare l’entità dei contatti del caso, e a porre in quarantena per 14 giorni tutti i contatti stretti, indipendentemente dall’esito dei tamponi che ciascuno può o meno effettuare. La quarantena è lo strumento di sanità pubblica, non il tampone”, precisa il Presidente

“La numerosità del cluster preso in esame è frutto delle valutazioni che gli operatori dell’ASL fanno al momento in cui si avvia l’indagine epidemiologica. La responsabilità dei referenti Covid, delle dirigenti scolastiche e del municipio, quest’ultimo, per le sole scuole comunali è quella di sanificare gli ambienti valutando anche in questo caso l’estensione dell’intervento a secondo della rilevanza del caso. I genitori hanno attraverso gli organi di autogoverno come il consiglio d’istituto, la possibilità di controllare e nel caso pretendere che vengano disposti tutti gli interventi di protezione e di sicurezza necessari. Serve quindi attenzione nel verificare che tutti facciano il proprio compito ma anche fiducia nel sistema di gestione sanitaria che è stato predisposto. Nel nostro Municipio in questi mesi ci sono stati diversi casi che alla loro comparsa hanno provocato preoccupazione e allarme nella popolazione, il caso dell’Ateneo Salesiano ma anche altri casi minori, ebbene la gestione di tutti questi casi svolta dalla ASL ha consentito sempre di contenere la diffusione e non ha comportato nessun rischio per la nostra comunità. Dobbiamo vigilare, stare attenti che ognuno svolga bene e con responsabilità il proprio compito, pretendere che le procedure vengano rese note, abbiamo chiesto alla ASL un incontro informativo con le scuole su questo aspetto, ma dobbiamo avere anche fiducia che la gestione della convivenza con il virus al momento ha dato risultati incoraggianti”.

“Infine, ricordo a tutti noi che l’uso della mascherina, l’attenta igiene delle mani il distanziamento fisico sono le uniche armi che abbiamo per difenderci, ovunque noi siamo. Un supermercato o un altro luogo frequentato dai nostri figli può essere un luogo di contagio a causa di positivi asintomatici, e la scuola in questo senso non è meno sicura di tutti gli altri luoghi, anzi è certamente un luogo più controllato e monitorato, quindi più sicuro di tanti altri. Siamo sempre a fianco dei cittadini per dare le informazioni utili e per avanzare le richieste alle istituzioni che devono e possono decidere nell’interesse della salute di tutti, anche per evitare la diffusione di paure e di preoccupazioni che possono essere irrazionali, anche se ovviamente giustificate, rappresentando uno stimolo alla diffusione della consapevolezza e delle conoscenze. Anche in questo frangente con la riapertura della scuola e i rischi connessi, il Municipio è a disposizione di tutti per dare informazioni, aiutare, sollecitare nel caso sia necessario, non esitate a contattarci”.


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