Covid: si guarisce con semplici cure domiciliari

La dottoressa Vanessa Solfanelli di IppocrateOrg descrive le linee guida rivolte ai medici per curare l’infezione da Coronavirus. L’importanza di agire subito per evitare complicazioni
Riccardo Faiella - 27 Marzo 2021

Di Covid-19 (SARS-CoV-2), dopo quasi un anno e mezzo, ancora si muore. Il 23 marzo 2021 in Italia ci sono stati 551 decessi attribuiti al nuovo Coronavirus; più di centocinquemila da inizio pandemia. Nel mondo abbiamo superato 2,7 milioni di vittime. Dati OMS, sempre del 23 marzo, riportano 2.714.517 morti (Fonte: Health Emergency Dashboard).

Eppure, le cure ci sono: semplici, efficaci e risolutive; da seguire a casa. Se si agisce immediatamente ai primi sintomi, bloccano la malattia e azzerano il tasso di mortalità. Una rete di medici volontari si sono uniti nel movimento IppocrateOrg fondato da Mauro Rango, un italiano che vive nelle isole Mauritius. Da novembre più di settemila contagiati Covid sono stati assistiti e curati al proprio domicilio. I morti si contano sulle dita di una mano e i ricoveri in ospedale si sono ridotti.

“Questa è una malattia infiammatoria – ci spiega la dottoressa Vanessa Solfanelli, di IppocrateOrg – che ha un alleato: il tempo. Nel senso che noi dobbiamo agire subito e smorzare il fuoco prima che l’incendio divampi. Una terapia antinfiammatoria nelle primissime fasi della malattia, è la strategia vincente contro il Covid. Purtroppo, vengono consigliate una vigile attesa e l’assunzione di tachipirina. Se si aspetta si fa il gioco del Coronavirus. E poi ci sono due problemi legati all’abuso della tachipirina. Non essendo un antinfiammatorio, ma un antipiretico e un analgesico, il suo utilizzo tende a nascondere la sintomatologia e la malattia: il paziente sta meglio, ma l’infiammazione avanza. L’altro punto è la sua azione sul fegato e sulla produzione del Glutatione, un potente antiossidante molto importante per il nostro sistema immunitario”.

Sul vostro sito avete pubblicato delle linee guida per curare i pazienti Covid a casa, nelle prime fasi della malattia.

Le nostre linee guida sono consultabili da tutti ma NON SONO RIVOLTE AI PAZIENTI, bensì ai medici che devono assistere i loro malati Covid. Noi abbiamo previsto diverse fasi e in ognuna consigliamo una terapia da seguire. La terapia nella fase 0 è valida per un soggetto positivo e asintomatico, ma va bene anche come prevenzione al Coronavirus. Consigliamo di assumere Vitamina D, Vitamina C, Zinco, Lattoferrina e la Quercetina. Tutti integratori per rafforzare il nostro sistema immunitario. Nella fase 1, quando compaiono sintomi simil-influenzali, è bene assumere antinfiammatori. Noi consigliamo l’Idrossiclorochina e farmaci FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei, n.d.r.) come l’Aspirina o l’Ibuprofene. In questa fase abbiamo verificato anche l’efficacia degli antibiotici, che funzionano molto bene associati agli antinfiammatori. Nella fase 2, quando la febbre aumenta con interessamento polmonare senza ipossia, sempre antibiotici con l’aggiunta del cortisone, il quale inibisce la naturale risposta del nostro sistema immunitario al virus ed evita la temuta tempesta di citochine. Con queste semplici linee guida siamo riusciti a evitare a molti nostri malati, l’aggravarsi della malattia e il conseguente ricovero in ospedale. Anche perché una volta che ci prendiamo cura di ognuno di loro, noi l’assistiamo quotidianamente per l’intero percorso di guarigione”.

In organico IppocrateOrg ha 162 medici in tutta Italia. Riuscite a soddisfare tutte le richieste?

“Dovremmo essere molti di più. Infatti, in questo ultimo mese siamo in affanno. I contagi sono aumentati e ci arrivano migliaia di richieste di assistenza da ogni parte del paese. Quello che abbiamo notato è l’abbassamento della fascia di età dei contagiati. Molti quarantenni, e in buona salute, contraggono il Coronavirus, anche in forme importanti”.

Quali sono le ragioni dovute all’aumento dei contagi: il nostro comportamento, le varianti?

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“I Coronavirus appartengono a una famiglia molto grande di virus. Dal semplice raffreddore, al Covid, alla Sars. Sono virus a RNA e mutano continuamente. Per l’aumento dei casi ci possono essere tanti fattori. Io sono un clinico, osservo l’evidenza, quindi i pazienti con le loro sintomatologie, e cerco di curarli al meglio delle mie possibilità. Ci sono medici che si occupano dell’epidemiologia e sono in grado di fare previsioni basandosi anche sui dati statistici del passato”.

IppocrateOrg in pochi mesi di vita ha assistito dal loro domicilio più di settemila malati Covid. Grazie alle linee guida che il movimento si è dato, quasi tutti i contagiati sono guariti, spesso senza ricorrere al ricovero ospedaliero. Tra questi settemila pazienti, ci sono stati solo quattro decessi. Ma l’evidenza clinica dimostra che se la terapia è condotta entro le prime 72 ore, il tasso di mortalità è zero.

Da questi numeri, sempre in progress e consultabili sul sito www.ippocrateorg.org, chi ha condotto l’emergenza Covid in Italia, dovrebbe trovare qualche spunto di riflessione.


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  1. Articolo davvero molto molto utile e interessante.. quante persone sono morte mettendo in atto le raccomandazioni di usare la tachipirina e la vigile attesa.. chi avrà tutto questo sulla coscienza mi chiedo..


    • Anche io sono stata curata dal mio medico, proprio come indicato dal movimento IppocrateOrg. Dieci giorni di cura domiciliare, senza l’insorgere di ulteriori complicanze.

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