Crolli a rischio per la metro A e B

Altissime probabilità di «caduta di materiale» sui treni a causa di interventi mai effettuati
Vania Garzillo - 1 Novembre 2016

Le gallerie delle prime due linee della metropolitana di Roma rischiano di crollare su treni e passeggeri. A rivelarlo è un rapporto riservato di Atac di cui Il Messaggero è venuto in possesso. Il documento afferma che ci sarebbero delle altissime probabilità di «caduta di materiale» sui treni a causa di interventi mai effettuati, dunque l’incolumità dei cittadini è messa fortemente a repentaglio.

A quanto pare il report elenca tutte le criticità delle metro A e B, risultato di un’assenza di attenzione e importanza riservata al problema. Nonostante i vari campanelli di allarme e i numerosi avvertimenti, espressi anche dagli stessi macchinisti e altri operatori Atac, la questione non sembra mai essere stata affrontata.

172215143-6ecb96bc-232a-4bfa-bab7-4f41b2215bcaIl primo rapporto in cui si fa cenno al rischio crolli risale al 24 maggio scorso e fra i lavori ritenuti più urgenti ci sono proprio quelli relativi alla messa in sicurezze delle gallerie della metro.

Per i tunnel della linea A servirebbero 373 mila euro, per quelli della metro B un milione e 229mila euro. Il progetto era stato predisposto per marzo 2016, si tratta di interventi delicatissimi perché interessano la tratta della metro B, tra Piramide e Termini e gran parte della linea della metro A, in particolare qui andrebbe ripristinato il copriferro, ovverosia la parte di cemento che riveste i ferri della struttura portante. I rischi, li ripetiamo, sono quelli del cedimento di materiale sui convogli e del rallentamento del servizio fino a possibile chiusura.

Secondo i tecnici Atac oggi «sono presenti tratti in calcestruzzo armato che rischiano di precipitare sui vagoni in corsa». Ecco, perché già a maggio, venivano considerati indispensabili i lavori di manutenzione nelle gallerie, in assenza  dei quali si potrebbero verificare incidenti irreversibili.

Lo scorso agosto l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, era riuscita ad assegnare i primi 18 milioni, ma ne mancano ancora 40, stanziati per i lavori, fondamentali per completare la messa in sicurezza delle gallerie, che attualmente rappresentano ancora un pericolo per centinaia di cittadini.


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