Cura dentale e sensibilizzazione: torna il mese della prevenzione dentale
Progetto di prevenzione odontoiatrica ormai diventato un appuntamento fisso da oltre 40 anni, il Mese della prevenzione dentale è un modo per porre di nuovo in primo piano l’importanza della prevenzione dentale nel nostro Paese, dopo molti mesi caratterizzati a livello mediatico da un esclusivo interesse per le problematiche legate alla pandemia da Covid-19.
L’importanza dell’educazione all’igiene orale ed il controllo periodico dal dentista, può consentire di evitare problemi di differente natura, che possono ripercuotersi sia sulla salute fisica della persona che su quella psicologica (un sorriso imperfetto, una dentatura non completa, può incidere negativamente sul senso di autostima.
Ecco perché, con l’inizio del 41°mese della Prevenzione dentale anche nella Capitale, poniamo di nuovo il focus sull’importanza della sensibilizzazione al controllo della propria igiene orale parlando con uno tra i professionisti più apprezzati in città, la Dr.ssa Paola Falchetti dello Studio odontoiatrico di Roma San Giovanni.
Dr.ssa Falchetti, perché si ritiene necessario porre ancora oggi l’accento sull’importanza della prevenzione dentale?
Principalmente perché non vi è ancora una totale consapevolezza di quanto sia importante evitare di curare una problematica, invece che fare il possibile per minimizzare il rischio con una serie di controlli programmati.
Troppi ancora pensano che sia il caso di rivolgersi al dentista solo nel momento in cui si avverte un dolore, con il rischio di farsi visitare e constatare che non ci sono molte possibilità di risolvere la problematica, se non attraverso l’estrazione di elementi dentali e la loro sostituzione con impianti.
Questo è a tutti gli effetti un problema culturale, che penalizza e non poco noi operatori del settore. Non è nostro interesse il dover intervenire solo in situazioni estreme, quando non esiste un rimedio reale ma solo un tamponamento parziale.
La presenza di fattori genetici può incidere negativamente sul riscontrare con gli anni problematiche ai denti, ma è pur sempre vero che nel 90% dei casi si può prevenire la loro formazione con la giusta educazione sanitaria.
Cosa si può fare per creare una cultura della prevenzione fin dai primi anni di età?
Oltre alle iniziative che vengono realizzate durante il Mese della prevenzione dentale, ci sono soprattutto una serie di azioni messe in campo durante tutti i mesi dell’anno.
Molti dentisti del territorio, ad esempio, collaborano con associazioni esterne ed istituti scolastici, facendo campagne di prevenzione pensate per tutti i bambini, cominciando già dalle prime classi delle elementari, che vivono l’importante periodo di passaggio dalla dentatura decidua a quella permanente.
La cura dei denti fin dai primi anni di vita, oltre ad essere importante in quanto può influire molto sulla corretta formazione dei denti finali, consentendo di creare nel bambino quella sana cultura della sensibilizzazione a controllare periodicamente lo stato di salute dei propri denti, così da scongiurare il più possibile il rischio di incorrere in problematiche serie.
Parliamo ovviamente di malattie molto conosciute, come carie e gengivite, ma che se vengono trascurate possono portare a rischiare addirittura la perdita dell’elemento dentale, che dovrà necessariamente essere sostituito con una protesi o impianto dentale.
A quel punto, sottolineo, non avere cura dei denti diventa anche un rischio dal punto di vista economico, poiché dovremo sostenere i costi per la realizzazione degli interventi di estrazione ed inserimento impianto, che con pochi e semplici controlli periodici (solitamente uno ogni 6 mesi) potevano anche essere evitati.
Come viene verificato il buon stato di salute dei nostri denti?
Se a casa non notiamo nulla di particolare, tipo sanguinamento gengivale, eccessiva sensibilità durante la masticazione di cibi caldi e freddi, cambiamento nella pigmentazione dei denti, è probabile che la situazione sia sotto controllo.
Ma attraverso una seduta di igiene orale è possibile verificare la presenza o meno di tartaro, soprattutto in quelle zone più difficili da pulire correttamente, che con appositi strumenti può essere facilmente rimosso, evitando che contribuisca in futuro alla formazione di pericolosi processi cariosi.
Sono controlli che non danno alcun tipo di problema e che vengono eseguiti in ambienti sicuri e con materiali professionali accuratamente sterilizzati.
Un modo per capire se si è particolarmente propensi alla formazione di problematiche dentali è anche il test salivare, utile per conoscere il ph della propria saliva.
Questa ha solitamente una composizione di pH neutro, compreso tra 6.5 e 7.5, che può subire variazioni quotidiane a causa del cibo o delle bevande ingerite, rientrando comunque nei parametri a poche ore da queste assunzioni.
Il campanello di allarme si ha nel momento in cui le variazioni sono importanti:
- in senso acido (pH basso). Possibilità che sia presente un’intensa attività di placca batterica, che se intacca lo smalto può causare con frequenza casi di carie dentale;
- in senso basico (pH alto). Facilità di formazione del tartaro, dovuto a cristallizzazione del calcio (che troviamo sulla saliva) sui denti.
Si tratta di un test molto semplice, che attraverso una cartina tornasole a contatto con la saliva, assume una differente colorazione a seconda del livello di pH (tendenzialmente verde se neutro, una colorazione rossa nel caso di pH acido, una colorazione blu nel caso di pH basico).
Un ultimo appello per convincere le persone a sensibilizzarsi sul tema della prevenzione dentale
La prevenzione resta un approccio importante per i pazienti anche quando si è in buone condizioni di salute. Non è il caso di presentarsi in studio solo ed esclusivamente quando si riscontra un problema, perché questo potrebbe trovarsi già ad uno stadio particolarmente avanzato, con la necessità di ricorrere a cure più o meno invasive.
Per questo sacrificare 1 ora del vostro tempo ogni 6 mesi può consentirvi di verificare lo stato di salute del cavo orale e risparmiarvi problemi evitabili.