Depuratore ACEA Roma Est. Torna il caldo, la puzza ed anche la rumorosità
Una storia infinita che si ripete a Colli Aniene e dintorni ad ogni ritorno della bella stagioneCon la stagione calda, tornano le querele degli abitanti di Colli Aniene e dintorni. Trattiamo ancora una volta – noi non ci arrendiamo e rassegniamo – come facciamo da decenni, dell’incompatibilità – da sempre evidenziata – di quell’impianto per la depurazione delle acque con la densa cintura di popolosi quartieri cittadini che lo cingono da ogni parte.
L’impianto oggetto di querele è il depuratore Roma Est di Via degli Alberini gestito dell’ACEA, e il fenomeno che si ripete fin dalla nascita del quartiere, è dei miasmi nauseabondi che diffonde. Miasmi che vanno dal fastidioso all’insopportabile a seconda della distanza a cui si è costretti a vivere. Quest’anno, oltre al ritorno del fetore, si è aggiunto il fragore forte del sistema di sollevamento dei liquami immessi nelle vasche di depurazione. E non poteva essere altrimenti: l’ACEA continua, come ha fatto tutto l’inverno, a trattare non solo le adduzioni ordinarie di liquami, che sono presumibilmente già più del normale, ma anche di quelli trasportati da non si sa dove e ininterrottamente con una interminabile teoria di autocisterne.
Come abbiamo già rappresentato, il problema è ricorrente e vede, come sempre, l’ACEA e Colli Aniene schierati su due fronti contrapposti: su uno l’ACEA che gioca a rimpiattino con la pazienza della gente promettendo, raggirando e continuando puntualmente a trasgredire, mentre sull’altro i cittadini che speranzosi continuano ad essere asfissiati, a reclamare e sperare di essere liberati dalla puzza. Una puzza disgustosa che aleggia tutto l’anno e che si aggrava insopportabilmente durante i mesi estivi, sia per condizioni di persistente alta pressione atmosferica, sia per l’aumento della temperatura e la maggiore apertura delle finestre di casa.
La storia è sempre identica: si intensifica il passaggio di grosse autocisterne dirette al depuratore, e segue subito il fetore raccapricciante. L’anno passato i residenti dei dintorni del depuratore hanno attivato il comitato di quartiere. Questo a sua volta ha reclamato con l’ACEA e, “ … come da copione consunto, ha ottenuto, dal responsabile dei servizi Impianti di depurazione, assicurazione di monitoraggi notturni e antelucani, insomma ancora aria fritta perché passata la festa gabbato lo santo, la puzza tornerà.” E la puzza infatti è tornata, accompagnata però questa volta dall’intenso frastuono.
Anche quest’anno si spera che uno dei comitati di quartiere chieda interventi solleciti e risolutivi dell’ACEA , che allerti pure il municipio e le istituzioni, che presenti un ulteriore esposto-denuncia al Comando dei Carabinieri del NOE, ed anche come è già avvenuto in passato informi l’Autorità Giudiziaria perché indaghi di nuovo sulla natura e provenienza di tutti quei liquami viaggiatori. Chissà che non si ottenga, come in passato, il sequestro dell’impianto per le irregolarità riscontrate.
Federico Carabetta
Paolo Santucci
20 Maggio 2020 alle 10:04
Si chiede cortesemente di rettificare l’articolo nella parte in cui si fa riferimento a “uno dei Comitati di Quartiere” in quanto, come ben sa il Sig. Carabetta nel Quartiere di Colli Aniene esiste un solo Comitato “Cittadini di Colli Aniene bene Comune”.
Il Comitato di Colli Aniene ha sempre combattuto e denunciato i problemi del depuratore anche all’autorità giudiziaria che ha rinviato a giudizio i responsabili di Acea.
Attendiamo la rettifica richiesta.
Grazie
Paolo Santucci Vice Presidente del Comitato di Quartiere di Colli Aniene
Riccardo
26 Maggio 2020 alle 03:29
D’accordo per la rettifica ma si riesce a risolvere questo maledetto problema. La situazione è insopportabile