Dominio africano nella Maratona di Roma con la vittoria di Amos Kipruto e Rahma Tusa

Nell’handbike successo e record di Alex Zanardi. Al via nella 42 km oltre 14 mila runners provenienti da 115 nazioni e circa 50 mila partecipanti alla Roma Fun Run di 4 chilometri. Il saluto del Santo Padre ai maratoneti
di Aldo Zaino - 11 Aprile 2016

Sono ancora Kenya e Etiopia a trionfare nella ventiduesima Acea Maratona di Roma, ma il primo sigillo della giornata è tutto italiano e ha il sapore dell’impresa storica. Alex Zanardi, il 49enne ex pilota e ora atleta paralimpico bolognese, ha centrato il quinto successo a Roma (2010, 2012, 2013 e 2014 gli altri) con un tempo stratosferico, 1:09.15, polverizzando il precedente record che già gli apparteneva (1:11.46 nel 2012).

partenzafolla1 Questa la cartolina della 22^ Acea Maratona di Roma, che oggi, in via dei Fori Imperiali, ha visto al via oltre 14.000 runners provenienti da 115 nazioni e circa 50.000 partecipanti alla Roma Fun Run di 4 chilometri.

A vincere la gara maschile è stato l’esordiente keniano Amos Kipruto, 23 anni, con il tempo di 2:08:12, il miglior risultato dell’anno sulla maratona in Italia e il settimo di sempre sul traguardo di via dei Fori Imperiali. Tra le donne si è imposta la 22enne etiope Rahma Tusa, che ha tagliato il traguardo in 2:28:49.

I maratoneti hanno ricevuto anche il saluto di Papa Francesco, che al termine della recita del “Regina Coeli” in piazza San Pietro, si è rivolto agli atleti che sono passati lì poco prima di metà gara. “Saluto tutti i partecipanti alla Maratona”, è stato l’augurio speciale del Papa.

 vincitoreCronaca della gara maschile: Kipruto, che si allena in un gruppo guidato dal coach italiano Claudio Berardelli, era alla sua prima maratona ma ha saputo gestire la gara come un veterano. Il ritmo delle lepri è stato molto elevato: 15:00 al 5° km, 30:05 al 10°, 1:03:40 alla mezza maratona, quando i primi erano ancora in linea per attaccare il primato della corsa (2:07:17). Dopo il passaggio al 30° km in 1:30:43 e l’abbandono dell’ultima lepre al 32° km, la gara ha avuto un rallentamento fino al doppio attacco di Kipruto, prima al 36°, poi al 37° km.

L’atleta keniano ha preso subito il largo sul 21enne etiope Birhanu Addissie Achamie, grazie ad un parziale straordinario di 14:50 tra il 35° e il 40° km. Achamie come lo scorso anno si è dovuto accontentare del secondo posto, seppure con il primato personale di 2:09:27, riuscendo a resistere al rientro del 25enne keniano Dominic Ruto, che era partito come lepre e che allo sprint ha superato l’altro etiope Tujuba Beyu Megersa. Entrambi sono stati accreditati dello stesso tempo (2:09:28). Ruto e Kipruto sono amici fraterni e da anni condividono la stessa stanza nel training camp di Gianni Demadonna a Kapsabet. Achamie, Ruto e Megersa hanno tutti migliorato il primato personale, a conferma che il percorso della maratona di Roma può garantire grandi risultati.

Il primo atleta italiano all’arrivo è stato il 29enne cuneese Martin Dematteis, gloria della corsa in montagna azzurra, che ha chiuso all’11° posto in 2:18:20, poco davanti al 36enne bergamasco Giovanni Gualdi, 12° in 2:18:36. Entrambi gli azzurri gareggiano per la Corrintime. Al 13° posto il campione italiano di maratona in carica, Dario Santoro (2:23:31), dell’Atletica Potenza Picena.

vincitorLa cronaca della gara femminile: Rahma Tusa ha fatto una gara tutta d’attacco, passando a metà gara in 1:14:24. Già al 25° km è rimasta da sola e nel finale, pur soffrendo un po’, è riuscita a chiudere in 2:28:49, migliorando il suo personale di quasi 5′. Al 2° posto si è classificata la connazionale Mulu Melka Duru, 23 anni, che ha concluso in 2:29:59, mentre la sorpresa è arrivata dal 3° posto dell’algerina Kenza Dahmani, che con il tempo di 2:33:53 si è migliorata di quasi 6 minuti e ha anche conquistato la convocazione nella squadra olimpica per i Giochi di Rio de Janeiro di quest’estate.

Dar Ciriola

La prima italiana al traguardo è stata la 28enne veneziana della Forestale Giovanna Epis, che dopo un passaggio di 1:18:31 a metà gara ha avuto dei problemi nel finale, ma ha comunque migliorato il suo primato con 2:38:20.

Classifiche uomini:  1. Amos Kipruto (KEN) 2:08:12 — 2. Birhanu Addissie Achamie (ETH) 2:09:27 — 3.Dominic Ruto (KEN) 2:09:28 —  4. Tujuba Beyu Megersa (ETH) 2:09:28 —  5. Abebe Negewo Degefa (ETH) 2:11:02 –   6. Ezekial Kemboi Omullo (KEN) 2:11:49 —  7. Robert Kipkemboi Kiplimo (KEN) 2:12:22 —  8. Silas Cheboit (KEN) 2:12:33 — 9. Muhajr Sjar Haredin (ETH) 2:12:44 – – 10. Hosea Kisorio Kimeli (KEN) 2:17:12 — 11. Martin Dematteis (ITA) 2:18:20 — 12. Giovanni Gualdi (ITA) 2:18:38

vincitriciDonne: 1. Rahma Tusa (ETH) 2:28:49 — 2. Mulu Melka Diro (ETH) 2:29:59 — 3. Kenza Dahmani (ALG) 2:33:53 — 4. Giovanna Epis (ITA) 2:38:20 —  5. Dominica Stelmach (POL) 2:43:53 — 6. Anna Alberti (ITA) 2:47:49 —  7. Fasika Metaferiya Zenebe (ETH) 2:50:43 –8. Paola Salvatori (ITA) 2:52:33 — 9. Maurizia Cunico (ITA) 2:54:08 — 10. Maria Grazia Bianchi (ITA) 2:55:30

ZanardiHANDBIKE — 1. Alessandro Zanardi (ITA) 1:09:15 — 2. Mauro Cratassa (ITA) 1:16:49 –3. Vittorio Podestà (ITA) 1:23:00


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