Dopo i trattori in piazza anche gli Ncc: pronti a bloccare la città Lunedì 25 Marzo 2024
Un corteo partirà dal Pala Lottomatica fino a piazza della Repubblica dove sono attesi circa 1.000 lavoratori in arrivo da tutta ItaliaDopo i malumori del comparto degli agricoltori, adesso a far sentire la propria voce sono gli Ncc, ossia quei lavoratori impiegati nel servizio di noleggio con conducente. Che si dicono pronti a bloccare la Capitale nel giorno del voto di sfiducia a Salvini.
Sono diversi gli autisti Ncc che arriveranno da tutta Italia con destinazione Roma per una nuova manifestazione di protesta contro i decreti allo studio dal Mit per riformare il settore. Misure che, secondo la categoria, andrebbero a mettere completamente in ginocchio il comparto. Nel mirino c’è il leader del Carroccio, visto dagli autisti delle vetture nero come un “amico dei tassisti”. Taxi che, proprio il 25 Marzo 2024, sciopereranno per 14 ore, dalle 8 del mattino, contro la richiesta dell’Agcm di aumentare il numero di licenze nella Capitale.
Lunedì 25 Marzo 2024 partirà un corteo dal Pala Lottomatica alle 12 a “numero chiuso”, un po’ come avvenuto con le proteste dei trattori. Potranno partecipare infatti solo 20 automobili che viaggeranno verso piazza della Repubblica. Lì comincerà un presidio fisso degli autisti. Secondo gli organizzatori, Anitrav, Sistema Trasporti, Associazione Ncc Italia, Comitato Air e Asincc, ci saranno più di mille persone da tutta Italia.
I motivi della protesta:
Il Mit sta dando seguito a quanto previsto nel 2019 dall’allora ministro Toninelli. Nuove regole per il settore del noleggio con conducente che, secondo i rappresentanti di categoria, andrebbero a favorire solamente i tassisti. La prima misura contestata è quella del “Ren”, il registro elettronico nazionale.
Il problema, secondo gli Ncc, è che questa misura verrebbe legata al foglio elettronico che prevede di specificare il tragitto da compiere richiesto dal cliente, con orari ben precisi. C’è poi la previsione dell’attesa di un’ora tra una corsa e l’altra e l’obbligo di rientro in rimessa ogni volta che si è completato un servizio.
Su alcuni di questi punti, tra l’altro, si è già espressa la Corte costituzionale con un comunicato stampa dello scorso 7 Marzo 2024, ad integrazione di due distinte ordinanza emanate. I giudici, nell’esaminare un ricorso contro una legge della Regione Calabria che riguardava proprio il noleggio con conducente, sottolineavano come il blocco di nuove licenze, che dura ormai da 5 anni, è “del tutto ingiustificato”.
Inoltre, “il Governo ricorrente lamentava che la legge regionale avesse esteso anche agli Ncc la facoltà di fornire servizi innovativi” che, tradotto, vuol dire che potevano avvalersi della piattaforma Uber. Su questo la Corte è stata chiara: “non si può evincere alcun “radicale e indiscriminato divieto di erogare servizi innovativi” per coloro che svolgono il servizio di Ncc”. Insomma, via libera ad Uber e ad altre innovazioni.
La Corte ha ribadito che “le limitazioni della libertà garantita dall’art. 41 Cost. devono essere funzionali alla tutela di uno specifico interesse pubblico, adeguate e proporzionate rispetto allo scopo da perseguire”. Per questo, un divieto assoluto di “fornire servizi innovativi, invece, “configurerebbe una misura protezionistica a favore di una determinata categoria di imprese, pregiudicando non soltanto la libertà di iniziativa economica privata, che ha la sua cifra caratteristica nella costante ricerca di innovazioni, ma anche il benessere del consumatore”.
Non ci arrendiamo:
I rappresentanti di categoria promettono battaglia. A piazza della Repubblica hanno intenzione di rimanerci “finchè non riusciremo a parlare con Giorgia Meloni” annuncia Aloisi che, nel 2019, aveva anche portato avanti uno sciopero della fame per i diritti della sua categoria. La protesta, come detto, è nazionale ma Roma è, ancora una volta, il cuore del problema.
Nella Capitale ci sono 8.000 tassisti contro i 900 autisti Ncc e, almeno per ora, non c’è intenzione di rilasciare nuove autorizzazioni. Uno squilibrio, secondo gli autisti, enorme e causato dalle pressioni della “lobby dei tassisti”. Questi ultimi, come anticipato, saranno in sciopero proprio lunedì 25 marzo, a partire dalle 8 del mattino, per manifestare contro le richeiste dell’Agcm in merito al rilascio di nuove licenze a Roma.
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