Europa Verde, Incendi 2021: in Italia 153.690 ettari bruciati

Comunicato stampa - 20 Agosto 2021

“Dall’inizio dell’anno a oggi, in Italia, sono stati avvolti dalle fiamme 153.690 ettari di boschi, una superficie pari a quelle di Roma e Milano messe insieme, superando il record storico negativo di 141.000 ettari incendiati che era stato del 2017. Record ricavato dai dati dell’European Forest Fire Information System (EFFIS) della Commissione europea, che fornisce informazioni sugli incendi a partire dal 2008. La situazione è gravissima ed è figlia di una politica senza scrupoli che, anziché puntare sul controllo e la prevenzione ha semplicemente pensato di ignorare il problema, cancellando una risorsa preziosissima come il Corpo Forestale dello Stato e privatizzando de facto la flotta di canadair. E ancora il Governo rimane silente: non dice che vuole fare mentre il patrimonio boschivo dell’Italia viene distrutto dalla furia del fuoco e dalla furia criminale”.

Così, in una nota, i co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli e Eleonora Evi, che spiegano: “Sono passati vent’anni da quando una legge, fortemente voluta dai Verdi, ha introdotto il reato di incendio boschivo, eppure non si è fatto nulla per aumentare le iniziative di prevenzione e rafforzare il controllo del territorio. Al contrario, con la riforma Madia del Governo Renzi, si è pensato di cancellare e militarizzare il Corpo Forestale dello Stato, lasciando che si perdesse un patrimonio prezioso di esperienze e capacità. Il responsabile ha un nome e un cognome e noi non possiamo fare a meno di chiederci cosa stia facendo adesso, dalla sua poltrona al Senato, Matteo Renzi. E il Ministro Cingolani dov’è di fronte all’avanzare del fuoco e, di conseguenza, dell’inesorabile desertificazione del Sud Italia? Evidentemente è più impegnato a salvare la Motor Valley, le trivellazioni nell’Adriatico, il progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina”.

“L’attività di prevenzione del rischio incendi boschivi è fondamentale al fine di tutelare l’incolumità delle persone e per evitare che il nostro patrimonio ambientale venga distrutto, a maggior ragione con una crisi climatica che è causa di danni incalcolabili ai territori e al settore agricolo lungo tutta la Penisola. Oltre a un provvedimento che ripristini il Corpo Forestale, è assolutamente necessario un importante e incisivo intervento organizzativo e un’efficace messa a punto delle risorse materiali e umane, rafforzando, in termini di personale e mezzi, i nuclei investigativi specializzati nei reati ambientali che negli anni sono stati distrutti. Questa situazione intollerabile, – concludono Bonelli ed Evi, – deve essere affrontata e risolta quanto prima”.


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