Fenomenologia della quadra sulla pandemia

GiProietti - 30 Aprile 2021

Parlo solo di fenomenologia, alla Edmund Husserl, e non faccio citazioni sulle statistiche rigorose che ISS, ISTAT, Enti pubblici coi loro Ministeri ci propinano ogni giorno sul Covid.
Dunque: anche oggi migliaia e migliaia di contagiati e centinaia di morti, superiori a ieri.
Abbiamo bloccato quattro volte il centro di Roma e ieri tutto il Grande Raccordo Anulare, perché i piccoli imprenditori, i ristoratori e gli ambulanti devono lavorare per vivere.

Il lavoro fatto in modo egregio dal Governo sul ponderoso PNRR, ieri sera pronto per essere inviato alla Commissione UE, non interessa praticamente a nessuno, perché sono a portata dei nostri cervelli ben altri argomenti: il dibattito, “divisivo” secondo i ben pensanti, sulla proposta di legge sull’omofobia, chi ha nominato il Generale che indaga sui milioni Lega, la verifica a metà maggio della durata del “coprifuoco”, i noVax, i presunti doppi giochi Lega-FdI, il rinnovo delle concessioni balneari, i sondaggi elettorali su pizza/apertura stadi/ritorno al sesso…
Forse ho dimenticato qualcosa.

Ma il punto che mi fa pensare è: se avete frequentato un Centro Covid, se parlate con amici medici ed esperti di epidemiologia, se avete partecipato a 7-8 funerali di GIOVANI AMICI E COLLEGHI, come è successo a me, se le vostre perplessità sulle libere riaperture vi fanno perdere relazioni con persone conoscenti ultrarrabbiate ed ultrasicure delle loro opinioni che tu non condividi, come facciamo a trovare un punto di incontro, a fare una sintesi condivisa democraticamente?

È la fenomenologia delle chiacchiere inconcludenti, ma anche quella dei morti giornalieri costanti, delle terapie intensive, che parevano in decrescita, ma che stanno sempre lì, del blocco delle cure e degli interventi degli “altri ammalati gravi”.
Vogliamo essere meno ipocriti e legati ai nostri interessi più o meno personali (è la fenomenologia dei cazzi miei)?
Un malato Covid costa allo Stato decine di migliaia di euro, la sua morte molto molto di più.(Uso l’unità di misura euro, perché la capiscono tutti, a differenza del valore di un uomo).
Aumentiamo i sussidi a chi per il Covid si è visto azzerare il.proprio volume di affari.
Aumentiamo gli addetti delle Forze di Polizia per controllare le decine di assembramenti che si vedono davanti ai bar e ad altri negozi.
Aumentiamo il rigore nelle chiusure, sulla base dei milioni di dati costi/ benefici disponibili da tutte le Regioni e da ogni Stato.
Trasmettiamo un’ora di “Vita in Corsia Covid” ogni sera in Tv, al posto di trasmissioni che, anche in questo periodo, rincitrulliscono gli sprovveduti che devono votare i soliti imbroglioni.
Rivolgiamo la massima attenzione ai giovani, nelle scuole, la cui crescita sana e serena vale almeno centinaia di migliaia di euro nei costi/benefici sociali.E questa è la fenomenologia della Società che mira al Bene Comune.

Finiamola di giocare. Riapriamo le terapie intensive agli altri ammalati, per qualche settimana (2 mesi?), creiamo con le chiusure attente e coi vaccini una situazione più rispettosa delle nostre vite (fenomenologia dell’essere) e ritardiamo dello stesso tempo il guadagno (fenomenologia del lavoro mio e del recupero dell’avere perduto, ad ogni costo).

Tutto si può fare in modo più prudente e conveniente per la vita di ciascuno.
Ci sono facili alternative a questo?
Non voglio andare più in ospedale né partecipare, anche da lontano, a funerali!
Anche a costo di perdere “l’amicizia” con tanti di voi.


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