Figliomeni (FDI): Su questione rifiuti fallimento totale di Raggi e Zingaretti
Redazione - 31 Maggio 2021
“Sono passati cinque anni e sui media nazionali si parla della nuova emergenza rifiuti a Roma. Ancora una volta, per l’ennesima volta, la città di torna alla ribalta, in negativo, a seguito dell’incapacità dei 5 Stelle e del Pd rappresentati dalla Raggi e da Zingaretti. E mentre la città sprofonda nei rifiuti assistiamo al cortocircuito in cui l’AMA chiede aiuto alla Regione Lazio, nel mentre la stessa Regione diffida Roma Capitale e, a sua volta, interloquisce con AMA che, nel frattempo, per cercare di uscire dall’angolo, scrive al Prefetto Piantedosi.”
Lo dichiara Francesco Figliomeni consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.
“Questo modus operandi – prosegue Figliomeni – di Roma Capitale e della Regione Lazio a guida PD, tipico dei dilettanti allo sbaraglio, rappresenta bene il fallimento della Politica che deve implorare aiuto all’esterno per ovviare alla propria incapacità. In questo quadro sconfortante, oltre il danno c’è la beffa, poiché il Sindaco Raggi, per il tramite della sua partecipata, come soluzioni avrebbe proposto di riaprire Colleferro chiusa il 15 gennaio 2020 dopo due anni di conferimenti extra, o in alternativa la nomina di un commissario per rintracciare un nuovo sito in provincia di Roma o infine Monte Carnevale abbandonato in precedenza dallo stesso Campidoglio grillino. Il classico esempio del ‘la montagna ha partorito un topolino’ e, nel frattempo, l’emergenza si avvicina visto che il 30 giugno scadranno i contratti siglati con le discariche di mezza Italia e l’indifferenziata della capitale rischia di restare sulle strade”.
Già ora, dal centro alle periferie, i rifiuti – conclude Figliomeni – crescono attirando gabbiani, topi e cinghiali. Questa è l’immagine di Roma il 31 maggio 2021, il famoso 2021 che, nel primo piano industriale AMA presentato dal Sindaco Raggi, avrebbe dovuto vedere una differenziata pari al 70% e che invece, nella realtà, vede una città sull’orlo del precipizio e con loro i cittadini che pagano la tassa rifiuti più alta d’Italia”.