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Garavini (IV): “Riconoscere l’italiano come lingua procedurale dell’Unione Europea”

“L’Europa è un’unione dove tutte le culture hanno pari dignità. A partire dalle lingue dei singoli Paesi. Che vanno adottate in modo paritetico, evitando la tendenza a favorire il trilinguismo inglese-francese-tedesco che si è imposto negli ultimi anni. Per questo ho presentato, insieme alla collega Ginetti, un’interrogazione in commissione Politiche Europee. Affinché l’italiano sia riconosciuto come lingua procedurale dell’Unione Europea. Una richiesta che è in linea con le ultime sentenze del Tribunale dell’Unione. Che é arrivata ad annullare dei bandi di concorso già emanati in una solo lingua, perché discriminatori dal punto di vista linguistico”.

“Accogliamo con favore la risposta della Farnesina, che ha dato ragione alla nostra richiesta confermando la volontà di lavorare in questa direzione. L’auspicio è che si intensifichino gli sforzi per arrivare a un vero plurilinguismo europeo. L’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo. E’ la lingua della cultura e della bellezza. Ma soprattutto è una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea. In quanto paese fondatore, dobbiamo difendere il nostro diritto ad affermare pienamente il suo utilizzo in tutti i documenti e le procedure ufficiali”.

Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.


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