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Genoa-Lazio 2-0, un miraggio il sogno europeo capitolino

A Genova i biancocelesti, per l'ennesima volta, escono sconfitti dal confronto con il Grifone

Addio ai sogni europei, una sconfitta maturata anche grazie al pessimo Peruzzo di Schio, che nega un rigore evidente a Mauri quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Dal punto di vista tecnico Reja affronta la gara con una formazione priva di attaccanti perchè con Klose fuori la verità è che non ci sono alternative. I tanti decantati acquisti del presidente, Helder Postiga, Perea, Felipe Anderson e perchè no Kakuta, si sono e si stanno dimostrando non all’altezza della maglia ultracentenaria della S.S. Lazio. Addirittura, fra le file genoane, fa il fenomeno e decide la gara un certo Giuseppe Sculli che fino a qualche mese fa pascolava in quel di Formello, ed ogni tanto si concedeva un apparizione con la primavera biancoceleste.

delusione-gonzalezPrimo tempo – Reja, a sorpresa, decide di affidarsi ad una formazione iniziale senza attaccanti di ruolo con il solo Stefano Mauri schierato centravanti. Le alternative, un motivo o per un altro, non convincono ed il tecnico goriziano si trova costretto a fare di necessità virtù. Nei primi cinque minuti di gioco i padroni di casa costruiscono ben due super palle goal: al 1′ Sturaro, per un non nulla, non inquadra lo specchio di porta; al 4′ colpo di testa di Motta che Berisha, d’istinto, respinge. La Lazio si fa vedere al quart’ora di gioco con il tiro di Mauri, che fa la barba alla traversa della porta difesa dall’ex Bizzarri. I capitolini alla distanza crescono e prima dell’intervallo, con il giovane Keita, costruiscono un’altra interessante azione da goal.

Secondo tempo – Ad inizio ripresa la Lazio va molto meglio rispetto ai padroni di casa. Al 60’ il protagonista in negativo è l’arbitro Peruzzo il quale, incredibilmente, sorvola sull’intervento di Centurion ai danno di Mauri, ampiamente meritevole del calcio di rigore. Dopo neanche cinque minuti ecco la beffa: Sculli serve in profondità Gilardino che alla sua maniera fulmina Berisha sul suo palo. Al 69’ il Genoa addirittura sfiora il raddoppio, nell’occasione è decisivo Berisha che ottimamente mura proprio su Gilardino.

Un minuto dopo l’esordio in biancoceleste di Helder Postiga, al posto di un nervosissimo Keita, e poco dopo Reja affida la rimonta anche ai piedi del tanto discusso Felipe Anderson. Le mosse di Reja non portano gli effetti sperati, considerazione testimoniata dal fatto che in 10 minuti l’ex biancoceleste Bizzarri è spettatore dell’incontro. E lo sarà anche negli ultimi minuti perché al 83’ il Genoa raddoppia e con la rete di Fetfatzidis chiude la partita di Marassi. Al novantesimo da registrare anche il doppio giallo, uno dopo l’altro, rimediato da Ledesma che così guadagna anzi tempo la via degli spogliatoi.

genoa-lazioDa 6 anni, senza distinzione di campo, il Genoa batte la Lazio e questa volta la condanna ad archiviare quel sogno europeo che tanto la società cullava prima delle sfide con il Milan ed appunto il Genoa. La realtà invece parla di un bisogno urgente di rifondazione, sia tecnica e soprattutto societaria.

LAZIO

Berisha 6 Nei primi minuti salva il risultato. Nulla può sui goal che decidono l’incontro.

Konko 5 Troppe partite consecutive per lui, alla fine paga dazio. Nell’occasione del raddoppio genoano tiene in gioco Fetfatzidis, che da lì fulminerà per la seconda volta Bizzarri.

Biava 5 Gilardino gli sfugge via con estrema facilità

Novaretti 5.5 Meglio del veterano Biava, soprattutto nel primo tempo quando in più di un occasione ci mette una pezza. Nel secondo anche lui si fa fulminare da Gilardino, in occasione del vantaggio rossoblu.

Radu 5 Insicuro, sbaglia già ad inizio gara quando si perde Sturaro.

Gonzalez 6 Non difetta in voglia, forse un po’ di precisione ma d’altronde il suo non è il ruolo del goleador. (75’ Felipe Anderson sv Un quart’ora per farsi notare, entra nelle cronache solo quando si deve appuntare il suo nome sul tabellino).

Ledesma 4 Senza Biglia perde il suo punto di riferimento, incredibile se si pensa agli inizi della stagione. Nel finale nervoso si fa cacciare per un un doppio giallo rimediato in meno di un minuto. E domenica la Lazio sarà priva di registi di centrocampo.

Onazi 4.5 Inconcludente ed anche irritante. Ci prova con dei tiri dal limite che mai impensieriscono l’ex Bizzarri.

Candreva 5 Autore dei suoi soliti buoni spunti ma sta diventando anche un po’ troppo egoista.

Mauri 5.5 Schierato centravanti lui che non lo è… al 16′, nonostante tutto, potrebbe colpire il segno e prima del vantaggio genoano meriterebbe anche un calcio di rigore (88′ Perea sv).

Keita 5 Dopo gli elogi di Cagliari incredibilmente si è perso. Quest’oggi anche un po’ troppo nervoso, nervosismo sfociato al momento della sostituzione con l’ex Valencia. (70’ Helder Postiga 5 Debutto amaro per il portoghese, come Felipe Anderson si fa notare solo nel momento in cui c’è da annotare il suo nome sul tabellino)

Allenatore: Reja 5 Con Perea ed Helder Postiga in panca, che di professione fanno gli attaccanti, lui schiera una formazione priva di punte. Il buon Zio Edy, con Klose, out, non sa più che pesci pigliare. E per fortuna era soddisfatto del mercato di gennaio, soprattutto lì davanti.

GENOA

Bizzarri 6, Marchese 6, Portanova 6.5, Antonelli 6.5, Motta 6, Sturaro 6, Bertolacci 6, Cofie 6 (57’ Fetfatzidis 6.5), De Ceglie 6 (57’ Centurion 6.5); Sculli 7 (73’ Cabral 6), Gilardino 7. Allenatore: Gasperini 6.5.

Arbitro: Sebastiano Peruzzo di Schio 5


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