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Giorgio Castriota Skanderbegh la sua vita in particolare

Sentiamo doveroso e ci è gradito integrare  la nostra ricerca su  Giorgio Castriota Skanderbegh  con la preziosa precisazione fatta  dal suo discendente Loris Castriota Skanderbegh   giornalista,  ricercatore storico e  cultore della storia della famiglia.

gcskanderbegGjergj Kastrioti, ancora adolescente, fu preso prigioniero dai soldati del sultano Mehmet I che avevano conquistato i feudi del padre, Gjon Kastrioti, nell’Albania centro-settentrionale. Per costringere il fiero avversario all’obbedienza, Mehmet I lo tenne ostaggio presso la sua corte, facendolo istruire all’arte militare. Per il valore e la forza dimostrati, Gjergj fece carriera nell’esercito ottomano, guadagnandosi ben presto il soprannome Iskander (Alessandro) bej (principe). Con il tempo, le trasformazioni linguistiche dovute prima al ritorno di Gjergj in Albania, poi al trasferimento della famiglia in Italia (una volta morto l’eroe e perse le speranze di resistere con successo ai tentativi di invasione degli ottomani), mutarono il soprannome in Skanderbeg (ma esistono alcune varianti, dovute alle corruzioni popolari -come giustamente da voi indicato- o alle errate trascrizioni in Italiano) e questo divenne, poi, parte integrante del cognome dei discendenti dell’eroe che, ancora oggi, vivono in Italia e portano, appunto, il cognome Castriota Skanderbeg”.

Ringraziamo il dott. Loris Castriota Skanderbegh e facciamo nostre le sue puntualizzazioni Queste,oltre ad arricchire le nostre ricerche sull’eroe europeo suo antenato, ci riportano a periodi storici che varrebbe l’impegno, oggi, rivedere e considerare attentamente. La nostra storia infatti, quella cioè comunemente studiata e quindi conosciuta dai più, ignora del tutto il più che millenario  lottare dell’islam per penetrare e sottomettere il mondo occidentale e cristiano e le valorose figure che si sono opposte con alterna fortuna a questi tentativi.


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