Il caso dei treni fantasma regionali. Presentato un esposto da parte della Regione Lazio
Convocata la Commissione Trasparenza per fare luce sulla vicendaNuovi convogli ferroviari previsti per la fine del 2023, ma di cui attualmente non c’è traccia.
Era il febbraio del 2018 ed il Governatore uscente del Lazio Nicola Zingaretti mise tra i punti cardine della sua campagna elettorale il rinnovo della flotta delle ferrovie Roma-Lido di Ostia e Roma-Civita Castellana-Viterbo.
In una conferenza stampa, affiancato dall’assessore regionale ai trasporti Michele Civita, comunicò l’emanazione di un bando per l’acquisto di nuovi treni per le due linee, con la modalità della gara comunitaria ristretta.
Il bando fu vinto dalla Società Firema S.p.A., che si era aggiudicata il contratto per un importo complessivo di 314 milioni di euro, che assegnavano a carico del vincitore sia la fornitura dei treni, che nello specifico includevano 38 treni, dei quali 20 previsti per la Roma-Lido, 12 per la tratta urbana della Ferrovia Roma-Viterbo e 6 per la tratta extraurbana della stessa, che la manutenzione dei convogli per 10 anni.
A quasi sette anni dal bando, però, non c’è alcuna traccia di questi treni, motivo per cui alla Pisana ipotizzano la risoluzione del contratto. Ma non solo.
C’è un esposto alla Procura di Roma, presentato nei giorni scorsi, con il quale due alti dirigenti regionali, Fabrizio Mazzenga e Giuseppe Ferrato (Direzione regionale trasporti, mobilità tutela del territorio, demanio e patrimonio), chiedono di fare chiarezza sulle fidejussioni che la società vincitrice dell’appalto aveva presentato a garanzia dei contratti sottoscritti, e sulle quali fidejussioni negli ultimi mesi erano emersi dubbi in merito alla regolarità.
Nello specifico, l’esposto è stato presentato al termine di una serie di verifiche con cui gli uffici regionali hanno accertato che “la Sia Paybanco (società che avrebbe garantito parte del contratto) non risulta censita tra i soggetti abilitati al rilascio di garanzie”.
Inoltre, gli stessi accertamenti hanno mostrato che la Banca di Lettonia, (dove la società ha la propria sede legale), ha deciso nel 2022 di “cancellare la Paybanco dagli istituti di moneta elettronica perché inattiva dal 2016”.
Inoltre sono risultate irregolari anche le fidejussioni della Bothnia International, compagnia di credito finlandese, ed in questo caso si parlerebbe di una vera e propria truffa, poiché – da come si legge sul sito dell’istituto finlandese – la società “non fornisce sistemi di verifica delle fidejussioni in quanto non rilascia fidejussioni”, il che ha fatto scoprire che in Italia venivano vendute fidejussioni inesistenti tramite un sito falso che poteva apparentemente sembrare quello della società Bothnia International.
In questo quadro tanto allarmante quanto incerto – che per ora ha creato un danno attualmente quantificato in 56 milioni di Euro – Massimiliano Valeriani, Presidente della Commissione Trasparenza della regione Lazio, ha convocato i commissari per il 26 novembre, al fine di far luce sulla vicenda.
“Ho convocato la Commissione Trasparenza per il 26 novembre” ha dichiarato Valeriani “al fine di fare luce sulla fornitura degli oltre 30 treni acquistati dalla Regione Lazio a gennaio del 2022 per le linee Roma-Lido e Roma-Viterbo a seguito di un bando di gara vinto dalla società Firema S.p.A. e che ad oggi non sono stati ancora consegnati, tenuto conto che i primi due avrebbero dovuto entrare in servizio a gennaio 2024”
“Firema S.p.A. dal 2022 risulta essere un’azienda partecipata al 30% da Invitalia, società interamente pubblica controllata al 100% dal ministero dell’Economia” prosegue Valeriani “Addirittura, a seguito di questa immissione di capitale nella società stessa, Invitalia esprime il presidente della Firema. La commissione sarà inoltre l’occasione per approfondire anche se siano stati fatti tutti i passaggi necessari per ridurre i tempi di attesa.
Considerato che l’amministrazione Rocca è in carica da febbraio 2023, che i primi due treni erano attesi in esercizio a febbraio 2024, che la Firema S.p.A. controllata dal Ministero dell’Economia, la commissione sarà anche l’occasione per capire se tale azienda sia stata sollecitata anche attraverso canali istituzionali per accelerare i tempi di consegna che, a questo punto stanno ritardando di un anno, un ritardo che pesa sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini“
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