Il Coronavirus mette in ginocchio le micro e piccole imprese

Antonio Barcella - 8 Aprile 2020

I provvedimenti per fermare il contagio del Coronavirus salveranno certamente tante vite umane ma al tempo stesso stanno mettendo in difficoltà milioni di piccoli imprenditori e tutto il mondo del commercio al dettaglio. La salute viene prima di tutto, e su questo non può esserci dubbio, ma l’economia della nazione va sostenuta con provvedimenti adeguati onde evitare l’estendersi della povertà e della disoccupazione.

Le micro imprese sono legate ai quartieri e ai territori dove sviluppano la loro offerta. Con le chiusure imposte o con la limitazione delle opportunità di vendita, con le persone che restano obbligatoriamente a casa, molte imprese rischiano di non riaprire più perché non riescono a far fronte ai loro impegni a causa della mancanza di liquidità. L’impresa cosiddetta minore è legata ad un territorio ed ad una comunità, respira con essa, si solleva e si abbassa secondo l’espandersi ed il contrarsi del lavoro e dei consumi, e dunque anche dell’alternarsi fra speranza e pessimismo.

Il pericolo dell’estensione del contagio per il Covid-19 ha costretto le istituzioni a bloccare la Nazione con misure adeguate di tutela della salute che hanno costretto alla chiusura gran parte delle attività commerciali che non possono difendersi, come i grandi distributori, con la consegna a domicilio.

Anche per questo alcuni gruppi Facebook che avevano bandito i post di tipo pubblicitario, tra i quali il nostro Colli Aniene Quartiere, hanno scelto di dare una mano agli imprenditori che vogliono far conoscere all’utenza la possibilità di consegne a casa. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare una mano a chi è in una situazione di debolezza.

Tornando all’argomento dobbiamo evidenziare che le misure di sicurezza di una Nazione, non possono gravare in gran parte su un settore come quello delle microimprese e che se non si allentano al più presto le restrizioni andremo incontro ad una grave crisi sociale che farà più danni del Covid-19.

Lo Stato non potrà farsi carico per lungo tempo dei costi enormi di questa crisi economica/sanitaria e non potrà neppure chiedere nuovi balzelli agli italiani che sono già provati dall’aumento dei prezzi al dettaglio e dalla scarsità di entrate.

Nessuno ha la ricetta giusta per uscire da questa crisi generale della nazione che colpisce tante famiglie e che nessuno poteva preveder ma è arrivato il momento di studiare soluzioni per fare in modo che la crisi non sia irreversibile.

 

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Antonio Barcella


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