Il network culturale di Biblioteche di Roma

Il libro come bene primario, necessario, oggetto culturale per elezione
Redazione - 15 Aprile 2020

La recente mobilitazione di alcuni librai per la chiusura forzata da COVID, ha avuto un grande valore paradigmatico che si è tradotto in un’opportunità per reinventarsi. I progetti “Libri da Asporto” o “Libri con le ali” ne sono stati un esempio. Iniziative finalizzate a rispondere ad un’avvertita “urgenza culturale” che ha consentito, senza alcuna spesa aggiuntiva per i lettori, di ricevere a casa i libri desiderati grazie ad una cooperazione virtuosa fra editori, librerie indipendenti e clienti.

Un servizio nuovo ed efficace che ha comunque confermato la presenza della libreria sul proprio territorio e consolidato il rapporto tra editore e libraio.

Questa azione di resilienza culturale ha mostrato quanto sia importante affrontare le emergenze avvalendosi delle reti ed è per questo che Biblioteche di Roma si propone quale attore trainante per la creazione di una compagine, una vera comunità a sostegno della lettura e del libro .

La presenza delle biblioteche del Sistema su tutta la città, rende propulsivo e naturale il coinvolgimento delle diverse comunità presenti sul territorio che condividono gli stessi obiettivi: promozione culturale, conoscenza, informazione e civismo.

Biblioteche di Roma ha già da tempo attuato una mappatura delle librerie presenti sui territori delle proprie sedi per avviare iniziative comuni, creando così una rete virtuosa e integrata ai bibliopoint, ai punti lettura e ai bookcrossing.

Un’alleanza in cui Biblioteche di Roma affianca e supporta le librerie “di quartiere”, imprese culturali animate da librai appassionati e coraggiosi, inserendole in un network presente in punti diversi del territorio.

La formula proposta è che, partendo dalle biblioteche, si coinvolgano tutte quelle realtà e soggetti territoriali, che abbiano l’interesse collettivo e fare sistema per attuare dei percorsi partecipati finalizzati alla crescita degli individui e della collettività.

Il momento terribile che tutti noi stiamo vivendo, foriero di un futuro incerto e difficile, impone scelte di responsabilità e speranza.

Dar Ciriola

Einstein definiva la Crisi come” la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi …E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.”


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