

Campo de’ Fiori a Roma Lunedì 17 febbraio 2025 ha ricordato il filosofo Giordano Bruno, perché la memoria di quel rogo sia per ciascuno la fiamma della ragione contro l’oscurantismo.
Sono trascorsi 425 anni da quel 17 febbraio del 1600, quando Giordano Bruno fu arso vivo in Campo de’ Fiori per ordine del tribunale della Santa Inquisizione, presieduto dal pontefice romano. «Eretico, pertinace, impenitente …» recitava la sentenza nella sua tracotanza dogmatica di potere. E voleva essere espressione di massimo spregio per chi come Bruno rivendicava il diritto umano di pensare e scegliere autonomamente, facendo della propria vita l’impegno etico-politico-sociale perché si uscisse dalla caverna della soggezione mentale e morale.
In un contesto storico come quello attuale, dove il senso della ragionevolezza sembrerebbe smarrito nella ripresa di fideismi e confessionalismi, mentre aspirazioni di totalitarismo avanzano, gli organizzatori hanno voluto sottolineare «più che mai la centralità della dignità nel nesso imprescindibile tra laicità e democrazia per erodere sempre più spazi alla sopraffazione.
“Senza laicità non c’è democrazia, non c’è libertà, né giustizia, né uguaglianza nelle pari opportunità. Ma solo sopruso. Ben lo sapeva Giordano Bruno, che ha avuto il coraggio di alzare la testa per proclamare il diritto-dovere di ciascuno a emanciparsi da dogmi e padroni con la sua attualissima rivoluzionaria filosofia, che apre a prospettive progressiste in ogni ambito”.
Di tutto ciò si è parlato in Campo de’ Fiori il 17 febbraio 2025, a partire dalle ore 17.00. Dopo la cerimonia di deposizione delle corone di alloro con l’accompagnamento della Banda musicale del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Roma e i saluti delle Istituzioni, la manifestazione è proseguita con gli interventi di Giulia Gazerro: L’eco di Bruno: Uomo Natura Cultura in un Universo dinamico – Luca Tedesco: Il Libero Pensiero a Roma nel 1904: l'(in)attualità di un congresso – Maria Mantello: Laicità è democrazia. A seguire i Recitativi a cura di Annachiara Mantovani. E infine: Cori di canti popolari nella continuazione dello spirito bruniano, diretti da Sara Modigliani.
Un ringraziamento speciale a Maria Mantello, presidente dell’associazione del libero pensiero che, da molti anni, organizza questa commovente e partecipata commemorazione in ricordo del martire della libertà Giordano Bruno.
Info: liberopensiero.giordanobruno@fastwebnet.it – Tel: 3297481111
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