In Campidoglio confronto tra esperti per contrastare il disagio giovanile

Un tema divenuto più drammatico a causa dei prolungati periodi di lockdown e l’impossibilità per i ragazzi di frequentare la scuola in presenza e di socializzare con i coetanei
Redazione - 14 Luglio 2021
Nella Sala della Protomoteca in Campidoglio si è svolto oggi 14 luglio 2021 un importante convegno sul disagio giovanile, una tematica che con la recente pandemia da Covid-19 che ha investito il nostro Paese ha assunto una rilevanza ancora più drammatica visti i prolungati periodi di lockdown e l’impossibilità per i nostri ragazzi di frequentare la scuola in presenza e di socializzare con i loro coetanei.
Nel giorno in cui sono stati pubblicati gli attesi risultati Invalsi, quelli che certificano lo stato di salute dell’istruzione e l’apprendimento dei bambini-ragazzi italiani e i cui dati sono molto preoccupanti, ci rendiamo conto, con maggiore consapevolezza, che questo fenomeno non può essere sottovalutato, ma che anzi le Istituzioni devono porre in essere un intervento politico straordinario. Nel convegno, organizzato dall’Associazione Planet Solidarietà e che ha visto la partecipazione di tantissime persone esperte del settore, tale fenomeno è stato affrontato partendo da diversi punti di vista sia giuridico, con autorevoli interventi di avvocati e magistrati, sia dal punto di vista accademico, clinico e sociale. I diversi relatori intervenuti hanno permesso ai partecipanti di affrontare questa tematica sulla base delle loro competenze ed esperienze.
“La pandemia – ha dichiarato Francesco Figliomeni, vice presidente dell’Assemblea Capitolina e responsabile nazionale delle politiche sociali di Fratelli d’Italia – ha reso evidente un disagio che già c’era e che non possiamo più nascondere visto quali criticità preoccupanti ha assunto. È necessario che le diverse Istituzioni si sentano sempre più responsabili della vita dei nostri giovani facendo sentire la loro presenza concreta anche e sopratutto attraverso il supporto alle famiglie, ambiente primario in cui si sviluppa la personalità dei nostri ragazzi. Occorre innanzitutto potenziare i servizi sociali ed erogare maggiori risorse alle scuole, introducendo una sostenibilità digitale e pretendendo un progetto educativo e formativo che tenda alla socialità anche perché i giovani rappresentano il futuro del nostro Paese”.
Serenella

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