La caldissima estate di Atac

Tra carenza di fondi, sospetti casi di corruzione e disagi assortiti, la municipalizzata dei trasporti sembra essere sempre più in affanno
di Gabriele Cruciata - 14 Agosto 2016

È un’estate caldissima quella di Atac. Tra carenza di fondi, sospetti casi di corruzione e disagi assortiti, la municipalizzata dei trasporti sembra essere sempre più in affanno. Giovedì 11 agosto, la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz nella sede di via Prenestina per acquisire fascicoli relativi ai permessi sindacali, aprendo così un terzo filone di indagine che si somma agli altri due – gestione mense e dopolavoro e appalti per le gomme delle vetture – già avviati grazie a un esposto dell’dg Rettighieri.

La Procura sta indagando su possibili truffe e documenti contabili infedeli. I faldoni presi in esame dalle Fiamme Gialle riguardano infatti orari e numero dei distacchi dei sindacalisti, che secondo gli inquirenti potrebbero esser serviti a coprire assenze dovute a doppi, talvolta tripli incarichi di alcuni dipendenti Atac. Solo nel 2015 l’azienda ha concesso più di 11mila ore lavorative di distacco oltre a quelle possibili, perdendo all’incirca tre milioni di euro.

Ma non è tutto, Atac è in questi giorni al centro di una rinnovata attenzione politica a causa dei ricorrenti problemi di bilancio. Linda Meleo, nuovo Assessore ai Trasporti, in settimana ha visitato la centrale operativa della Metro A, che sta vivendo ore tese a causa degli eccessivi guasti e del rischio black out.

atac_29_original-2Intanto, in città si gioca a nascondino: l’Assessore al Bilancio Minenna sta cercando di capire in questi giorni che fine abbiano fatto i 58 milioni spariti dai bilanci Atac. Tra questi, almeno 18 milioni sono quelli indispensabili a Rettighieri per poter mandare avanti le manutenzioni della metropolitana, che a Roma sono molto in ritardo.

La Giunta Raggi ha accolto in extremis la richiesta del direttore generale durante la riunione straordinaria degli assessori, evitando così di dover gestire anche la grana dei trasporti. “La Metro A sarà più efficiente” ha dichiarato Minenna, fiero di aver trovato i fondi last minute “grazie all’operazione di pulizia del bilancio che avevo annunciato“. A margine dell’incontro Virginia Raggi ha assicurato che “Non ci sarà nessun settembre nero per i trasporti romani”.

In settimana è scoppiata anche una polemica su Twitter tra l’ex Assessore ai trasporti Esposito e il 5 stelle Enrico Stefàno. “Fonti sindacali Atac mi dicono che Minenna non darà 58 milioni necessari se Rettighieri non si dimetterà. Attendo smentita” ha twittato il dem, a cui Stefàno risponde: ”Esposito tu dove eri quando i 58 milioni sono stati tolti da Tronca? Le tue indiscrezioni neanche meritano risposta”. Dal canto suo Esposito scrive: “Io li ho messi, chiedi a Minenna che era consulente di Tronca invece di fare il grillino”. Minenna ha poi espresso grande soddisfazione e fiducia per l’operato di Rettighieri.

Ma al di là delle frecciatine da caldo agosto romano, la situazione in Atac non è affatto rilassata. Dal fronte della giunta arrivano solo rassicurazioni. “Non ci sarà un settembre nero”, “Abbiamo trovato i 18 milioni per Rettighieri”, “Abbiamo sbloccato l’acquisto in leasing di 150 autobus”. Eppure i buchi di bilancio dovuti ad anni di sprechi e cattiva gestione rimangono, e si fanno ogni giorno più pesanti. Atac è una vera bomba ad orologeria politica pronta a esplodere. E settembre – coi suoi scioperi abituali – è sempre più vicino.


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