

Si ammalano subito prima dell'appuntamento per il vaccino e rischiano di morire. Salvati dagli "angeli" dello Spallanzani
Oggi posso raccontare l’esperienza drammatica di due carissimi amici 75enni, persone integre, rispettose delle file, soggetti a rischio, che si erano prenotati da tempo per il vaccino antiCovid per i giorni 1 e 2 aprile 2021.
Avevano evitato da mesi rischi inutili, lavoravano da casa, esclusa la solita spesa.
Aspettavano con ansia i vaccini, ma non hanno fatto in tempo!
Il 31 marzo si sono ammalati insieme ed insieme hanno rischiato di morire per 10 lunghi giorni, dolorosissimi, ma resi sopportabili dall’ospedale medico, dal dottore curante alle dottoresse dolci pazienti bravissime dell’Uscar Spallanzani.
Sono venute 6 volte, hanno perfino fatte ecografie toraciche, hanno assistito poi telefonicamente con abnegazione, continuità, affetto, civiltà, solidarietà e voglia di aiutare.
I miei amici sentono che la vita è sempre più preziosa, che non va vissuta su sciocchezze e su mali d’animo.
Loro vogliono solo ringraziare il Cielo per questi angeli venuti a casa loro ad incontrarli, per riaprire loro il Cuore.
Non vogliono perdere tempo a pensare ai furbetti privilegiati salta-file, che col loro comportamento hanno impedito a tante persone corrette e più sfortunate di continuare a vivere. Delinquenti che non conoscono i valori profondi della vita e della solidarietà.
Ora i miei amici ne stanno uscendo, anche se a fatica.
Salutano con disprezzo i furbetti, sperando che la Magistratura di tutta Italia faccia fino in fondo il suo mestiere.
Abbracciano con infinita riconoscenza le dottoresse calabre, di Padula, di Agnone, Jessica, la bravissima Giorgia e tante altre che li hanno salvati col Cuore.
Si augurano che il futuro di questo povero Paese riparta con loro, dalla dolcezza di queste anime belle.
E ricordano a tutti che la vita è un dono bellissimo.
Peccato che coloro che sono già morti senza saperlo, non lo capiranno mai.
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