La terza dose
Una meditazione ad alta voce
GiProietti - 2 Novembre 2021

1. I vaccini sono assolutamente necessari per bloccare la pandemia prima e poi per ridurre all’impotenza il maledetto Covid-19.
Mi dispiace per i no-vax: sono semplicemente non adeguatemente informati o non vogliono capire. E sicuramente non sanno coniugare libertà e corresponsabilità.
Parlo di no-vax e non di no-gp. Ci vorrebbe più coraggio per rendere i primi due vaccini obbligatori e cancellare il gp.
2. Per quanto riguarda la durata della copertura dei vaccini e la loro efficacia, gli studi dimostrano che ORA il rapporto benefici/costi per il richiamo (per Moderna a metà dose!) E’ FAVOREVOLE PER GLI OVER 60!!@
Non è dimostrato sufficientemente il beneficio per i giovani. Ma TANTI GIOVANI IN ITALIA NON SONO VACCINATI CON LE PRIME DUE DOSI, CHE VANNO FATTE!
3.Vanno approfondite le indagini sui rapporti tra produttori di vaccini e gli Istituti Governativi che autorizzano le vaccinazioni.
Questi ultimi non sono molto corazzati nei confronti delle pressioni di Società farmaceutiche, che nel 2020 hanno fatturato decine di miliardi di dollari (Pfeitzer 15 miliardi, quasi 9 miliardi circa Moderna, e così via).
Questi signori preferiscono vendere i vaccini a 18 euro cd ai Paesi Occidentali, piuttosto che 6 euro ai Paesi del terzo e quarto mondo, che hanno vaccinato finora meno del 5% della loro popolazione!! E la vaccinazione di questi popoli è più necessaria per la salute mondiale del terzo vaccino per i paesi occidentali. O no? Per questo Pfeitzer e C. premono per il terzo vaccino e così via.
4. E’ necessario che il Ministro Speranza faccia un comunicato chiaro su questi argomenti, compreso il rabberciato prolungamento della validità del famigerato Green Pass, da 6 a 12 mesi.
LA TRASPARENZA AIUTEREBBE AD ABBASSARE IL NUMERO E L”ORRORE DI CERTE MANIFESTAZIONI DI SBANDATI E CULTURALMENTE INADEGUATI.
Finisco la meditazione, prenotando l’appuntamento per il richiamo, essendo un ultra settantenne, e raccomandando la prima vaccinazione dei piccoli anche per non rischiare la chiusura delle scuole.