La violetta selvatica e il ginkgo biloba a Colli Aniene

Renato Pierri - 19 Dicembre 2021

Sola, soletta, in mezzo a tante foglie, sta sbocciando anzi tempo la violetta. La primavera è lontana. Siamo a fine autunno. Perché con tanto anticipo? Avrà sentito il tepore del sole di queste belle giornate e si è svegliata. Verrà il freddo dell’inverno e quando a migliaia sbocceranno le sorelle, lei non ci sarà più. Ma non è una fortuna, un privilegio? Una vita diversa. In mezzo alle altre non avrei notato proprio lei, non l’avrei fotografata, non l’avrei mostrata. Adesso tutti diranno: “Guarda che bella, guarda che bella”. Lo diranno a lei sola.

Qualcosa l’accomuna al ginkgo che in questi giorni splende di luce dorata.

Questo bellissimo albero fa come quella ragazza che non metteva mai il vestito della festa quando lo mettevano le altre ragazze.

L’abito bello lei lo indossava quando le altre lo avevano smesso, così che tutti gli sguardi fossero per lei.  Il ginkgo fa lo stesso.

Per indossare l’abito più bello, aspetta che gli altri alberi abbiano ormai perso tutte le foglie. Vuole gli sguardi tutti per lui.


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