

Una grande Lazio quella vista, sabato 25 gennaio, contro la Juventus. Certo, giocare per trequarti della gara con un uomo in più è stato certamente un vantaggio, ma nonostante ciò la formazione del duo Reja-Bollini ha messo sotto i campioni d’Italia della Juventus, bloccati dall’assetto tattico laziale.
A fermare la Lazio ci si è messa la sorte: prima con uno sbaglio del giudice di linea che non ha visto un rigore di Bonucci per un evidente fallo di mano, poi nella ripresa, la grande parata di Storari, che deviava sulla traversa un colpo di testa di Klose e nel finale di match, un palo clamoroso del giovane Keita, che accentrandosi e calciando a girare colpiva il palo pieno.
Insomma anche Lapo Elkan e Marotta – presenti in tribuna – avranno avuto paura di perdere. Purtroppo non è facile dire chi è stato il migliore in campo, perché il deficit dell’uomo in meno da parte della Juve, è un alibi grande come una casa, ma non si può non affermare l’ottima prova di tutti gli elementi biancocelesti.
Al 13′ Klose sfrutta un corto passaggio di Barzagli e per poco non sottrae palla a Buffon. Palla che finisce in fondo. Al 23′ azione clou del match: Konko si libera bene sulla fascia di sinistra, converge al centro e taglia per Klose. Hernanes, intelligente, arretra portandosi via l’uomo, il tedesco entra in area, controlla e Buffon gli frana addosso. Espulsione. Conte toglie Asamoah e inserisce Storari che non può nulla sul rigore calciato da Candreva che realizza la rete del vantaggio capitolino. La Juventus, seppur con un uomo in meno, ci prova con una bella girata di Llorente da distanza ravvicinata, ma Berisha è molto bravo a parare in due tempi. Alla fine del primo tempo il signor Massa non se la sente di decretare un altro penalty alla Lazio per un evidente tocco col braccio di Bonucci su tiro di Hernanes.
Nella ripresa nessuna sostituzione fra le due formazioni e partita sempre vibrante. Dopo un primo quarto di gara, dove non succede nulla, al 60′ la Juve agguanta il pareggio con un gran colpo di testa di Llorente, bravo ad anticipare Biava e indirizzare la sfera sul palo più lontano coperto da Berisha, che non può nulla per evitare il goal. Al 65′ Reja toglie Cavanda per Gonzalez, più idoneo nel rafforzare la linea mediana. Mossa azzeccata perché la Lazio va vicinissima al goal al minuto settantacinque con un colpo di testa di Klose parato d’istinto da Storari, bravo e fortunato a deviare la palla sulla traversa.
La Juve, seguita da circa seimila tifosi, regge bene il campo nonostante l’inferiorità numerica, ma la Lazio dimostra di essere in forma e sfiora il goal vittoria a quattro minuti dal termine con Keita, autore di una bellissima azione personale. Il suo tiro a giro colpisce il palo che salva Storari da un goal clamoroso. Brava Lazio, bene Juve a portare via il pari.
Lazio
Berisha 6,5. Al 35′ para bene un tiro ravvicinato di Llorente e al 62′ devia in angolo un fendente di Tevez.
Biava 6,5. Buona partita. Llorente lo anticipa nell’occasione del goal.
Cana 6,5. Tra Biava e Ciani, la sua velocità è risultata fondamentale.
Dias 7. Un giocatore rinato.
Cavanda 6. A parte due passaggi sbagliati in apertura, è autore di una prova dignitosa. (Dal 65′ Gonzalez 6. Il suo ingresso ha ridato solidità a centrocampo).
Ledesma 7. Una grande partita al servizio dei suoi.
Biglia 6. All’inizio soffre Pogba per poi migliorare nel corso del match.
Konko 7. Una spina nel fianco della difesa bianconera. Dai suoi piedi nasce l’azione del vantaggio.
Candreva 7. Ancora in goal. Spesso manda in difficoltà Ogbonna e Bonucci. (Dal 86′ Keita 6,5. Appena entrato sfiora il “goal della domenica”).
Hernanes 6,5. Sta tornando il giocatore che noi tutti conoscevamo.
Klose 6,5. Si procura il rigore, e colpisce una clamorosa traversa.
Juventus
Buffon 5
Barzagli 5
Bonucci 5,5
Ogbonna 5,5
Lichtsteiner 6,5
Vidal 5,5
Marchisio 5
Pogba 6,5
Asamoah 6. (Dal 23′ Storari 7)
Tevez 6,5
Llorente 7
Arbitro
Massa 6. Al 18′ assegna un calcio d’angolo inesistente alla Juventus. Giusto il rosso a Buffon. Al 44′ il giudice di porta non assegna un rigore netto alla Lazio sul tocco di mano di Bonucci. Al 72′ non sanziona il braccio di Llorente che per poco non realizzava la rete del due a uno.
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