

Dopo la Juve è il turno della Roma. La cura Reja continua a dare i suoi frutti e dopo aver fermato i campioni in carica bianconeri, il tecnico goriziano organizza una ragnatela impenetrabile per il forte attacco giallorosso che quasi mai ha prodotto pericoli veri per la retroguardia biancoceleste, dimostratasi all’altezza della situazione.
Un pareggio tutto sommato giusto anche se la formazione di Garcia avrebbe meritato forse qualcosa di più, soprattutto dopo la fase iniziale della ripresa.
La Lazio dal canto suo strappa un punto importante in ottica Europa League e continua a mantenere la propria imbattibilità dall’avvento del tecnico goriziano.
Una partita che per la statistica è importante perché Keita è il debuttante più giovane di tutta la storia della sezione Calcio della Lazio nei derby capitolini. Infatti ancora diciottenne, il talentuoso attaccante spagnolo scavalca Vincenzo D’Amico nella speciale classifica dei laziali più giovani a disputare il derby di Roma.
Grande spettacolo da parte delle due curve, anche se, a dir la verità, quello messo in scena dalla curva laziale è apparso più elaborato, con una coreografia che ritraeva un telo gigante raffigurante una coppia di innamorati vicino alla Coppa Italia, trofeo vinto nella finale storica del ventisei maggio scorso. Il tutto contornato da bandierine bianco e celesti.
Una partita per certi aspetti anche brutta se ci affidiamo alle reti inviolate, ma palpitante fino all’ultimo secondo con la Roma che ha provato sino all’ultimo a scardinare una difesa laziale, apparsa perfetta di fronte ad uno dei più forti attacchi della Seria A.
Primo tempo statico caratterizzato dal solito immobilismo tattico, peculiarità di molti derby capitolini. Anche se la Lazio lo ha parzialmente gestito – nonostante le previsioni della vigilia – ma le azioni più pericolose sono tutte di stampo giallorosso. La prima porta la firma di Florenzi che al 15′ non sfrutta un bel cross di Maicon, poi è Gervinho, molto decantato nel pre-derby, che al 24′ sigla la rete ma è fermato dal guardalinee per un millimetrico fuorigioco e infine, la più clamorosa, la palla goal sciupata da Pjanic che, a tu per tu con Berisha, sbaglia lo stop decisivo, perdendo il tempo giusto per far esplodere i suoi tifosi.
La Lazio dal canto suo si è mossa bene soprattutto sulla fascia di Candreva ma senza mai impensierire il portiere De Sanctis.
Nella ripresa Reja mette subito in campo Mauri al posto di Keita cercando di dare più profondità alla manovra ma è ancora la Roma a rendersi pericolosa con Gervinho il cui tiro è deviato in angolo da Berisha. Poi è ancora Pjanic a rendersi pericoloso con un tiro che termina a lato e, infine, il tiro di Totti che dalla distanza cerca di sorprendere Berisha. Tutto nell’arco dei primi dieci minuti, frazione di tempo in cui la Roma ha prodotto le sue iniziative più pericolose. Nella ripresa infatti, la squadra ospite tiene meglio il campo anche se la Lazio si difende con esperienza e senza mai soffrire le iniziative avversarie.
Lazio
Berisha 7. Nella partita più sentita dell’anno non sbaglia nulla.
Konko 7. Gervinho non gli crea nessun grattacapo.
Dias 7. Rigenerato dalla cura Reja.
Biava 7. Per vie centrali è insuperabile.
Radu 7. Come tutti i compagni di reparto dimostra di essere in forma.
Ledesma 6,5. Ruba tantissime palle giallorosse, soprattutto nel primo tempo.
Gonzalez 6. Buon supporto al fianco di Ledesma. (Dal 78′ Onazi 5,5).
Lulic 6,5. Si limita a contrastare Maicon.
Candreva 6,5. Il migliore del reparto avanzato.
Klose 6. Una gara al servizio del centrocampo.
Keita 5,5. Qualche spunto interessante ma nulla di concreto. (Dal 46′ Mauri 6. Torna in campo dopo sei mesi di inattività e dimostra sempre di essere un uomo da marcare con particolare attenzione).
Roma
De Sanctis 6
Maicon 6,5
Benatia 6
Castan 6,5
Torosidis 5,5
Strootman 5,5
De Rossi 6
Pjanic 5. (Dal 78′ Ljalic sv)
Gervinho 6
Totti 6. (Dal 81′ Destro sv)
Florenzi 5,5. (Dal 65′ Bastos 5,5)
Arbitro – Orsato 7. Non era fallo l’intervento al 7′ di De Rossi in scivolata su Lulic. Corretto ammonire Benatia su fallo a Klose al 18′. Al 31′ Lulic andava ammonito per il fallo a Maicon.
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