Dalla fiaccolata promossa oggi, 18 febbraio, da Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio e dalle relative categorie della funzione pubblica, Luca Sappino, giovane candidato di Sinistra e Libertà…
Lazio Sparta Praga 0-3. Vergogna Lazio
Capitolini sconfitti malamente in casa dallo Sparta Praga nel ritorno degli ottavi di Europa LeagueVergogna, vergogna, vergogna!!! La stagione 2015/16 della Lazio si chiude mestamente il 17 marzo all’Olimpico, nel ritorno degli ottavi di Europa League. Pensare che prima della partita contro i ceki, persa malamente con un sonoro 3-0 già all’intervallo, si partiva dal mini vantaggio dell’andata dell’1-1 e sia il mister Pioli che il ds Tare, addirittura descrivevano una Lazio in grado di vincere la competizione continentale. Anzi quasi sicura vincitrice.
Chiacchiere e solo chiacchiere di una dirigenza e di un allenatore, in linea con l’atteggiamento arrogante di chi l’ha scelto, che da inizio stagione ci descrive una realtà diversa da quella vista in campo. Dopo questa batosta difficilmente il padron Lotito commissionerà uno dei suoi deliranti comunicati, in stile post Lazio-Atalanta, che puntualmente vengono diffusi solo dopo una vittoria e mai in seguito ad una sconfitta.
Eppure più qualcuno si era illuso di poter arrivare fino in fondo in questa edizione di Europa League che vede ai quarti affrontarsi formazioni ben più attrezzate dei biancocelesti del calibro del Villarreal, Athletic Bilbao, Siviglia, Shakhtar Donetsk , Braga, Liverpool e Borussia Dortmund. La verità è che questa dirigenza è il maggiore handicap per i sogni di gloria dei tifosi della Prima Squadra della Capitale, che mai come ora sperando vivamente in un cambio al vertice.
Primo tempo – Parlare della gara contro lo Sparta Praga è sofferenza pura. All’Olimpico si partiva dal 1-1 dell’andata, che sulla carta favoriva i biancocelesti. Un mini vantaggio che per qualcuno era sufficiente per superare l’ostacolo ceko. Ecco però che la qualificazione si fa subito in salita già nei primi dodici minuti di gioco con lo Sparta capace di trafiggere per due volte la difesa della Lazio.
Tare ad inizio campionato parlava di una squadra difficilmente migliorabile, è ancora sicuro di quest’affermazione dopo aver visto all’opera contro lo Sparta la difesa colabrodo composta esclusivamente da uomini scelti da lui? Un DS duro e deciso, io direi più dalla faccia di bronzo. Ebbene Dockat al 10’ e Krejci al 12’ spengono sul nascere i sogni di gloria dei biancocelesti, due goal che nascono dall’out di destra con i due centrali laziali che si fanno impallinare dai giocatori granata. Lazio anche sfortunata perché dopo un manciata di secondi dal fischio iniziale Candreva ha avuto sui piedi un grande occasione da goal, sventata dall’estremo difensore ceko.
La Lazio dopo la doppia sveglia almeno ha una reazione e già al 14’ Klose difende un buon pallone e mette in mezzo con Brabec che si rifugia in corner, rischiando l’autogol. Al 26’ occasione nitida da goal per Mauri che va al tiro con Bicík costretto a rifugiarsi n angolo. La Lazio prova in tutti i modi a rientrare in partita ma poco prima dell’intervallo lo Sparta chiude definitivamente i giochi con la rete del 3-0. Julis insacca dopo essersi fatto beffe di Bisevac, colui che secondo Tare era più che in grado di sostituire de Vrij.
Secondo tempo – Nella ripresa ormai non c’è più partita, alla Lazio servirebbero quattro goal. Un impresa titanica a cui non credono neanche i giocatori in campo. I tifosi sugli spalti intanto lanciano cori aspri di contestazione verso la società e soprattutto verso Lotito. I biancocelesti dunque in campo pensano più a limitare il passivo che a provare una rimonta impossibile. Ormai la frittata è fatta. Al 57’ Parolo va vicino alla rete della bandiera di testa, sugli sviluppi del corner. Questo l’unico vero squillo di una ripresa che sancisce il fallimento della stagione della S.S. Lazio.
L’elenco degli obiettivi sfumati è lungo: ad agosto sconfitta in finale di Supercoppa di Lega contro la Juventus ed eliminazione dal preliminare di Champions League per mano del Bayer Leverkusen, a gennaio eliminazione dalla Coppa Italia e a marzo dall’Europa League. Senza dimenticare il campionato che vede la Lazio occupare un anonimo ottavo posto, lontano anni luce dalle posizioni per un posto nelle coppe nella prossima stagione. Rifondare, l’imperativo è questo. Sarebbe tutto più facile se Lotito decidesse di lasciare la mano, ma questa è utopia pura.
PAGELLE LAZIO SPARTA PRAGA
LAZIO
Marchetti 5 – Tre goal sul groppone, purtroppo i ceki attaccano per vie centrali dove trovano degli spazi troppo invitanti.
Konko 5 – Non al meglio, stringe i denti. Almeno dalla sua parte si rischia meno (67′ Mauricio 5 – Non è un terzino e si vede, anonima la sua mezzora di gioco).
Bisevac 3 – Un disastro assoluto, colpevole su tutte e tre le reti dello Sparta. Nel primo goal è mal posizionato, nel secondo è in ritardo e nel terzo perde malamente la marcatura su Julic.
Hoedt 4 – Serata da dimenticare anche per lui.
Lulic 4 – In fase difensiva è un disastro, meglio quando c’è da proporsi in avanti.
Biglia 5.5 – L’unico che almeno prova a giocare con ordine in una serata da dimenticare.
Parolo 4 – Troppo spaesato lì in mezzo, male in occasione del primo goal ceko quando non riesce a impedire a Krejci di appoggiare all’indietro per Dockal.
Candreva 6 – Dopo 15” ha subito una chance. Dai suoi piedi che la Lazio si affaccia in avanti.
Mauri 4.5 – Spreca malamente la palla dell’1-2, nella ripresa ha ancora un’altra occasione che spreca. Per tutta la partita fatica enormemente a trovare la posizione giusta (58′ Felipe Anderson 4 – Anonimo come tutta la sua stagione).
Keita 5 – Ben controllato dai difensori dello Sparta fatica oltremodo a saltare l’uomo. Mai pericoloso.
Klose 5 – Ci mette tanto impegno provando a spronare i compagni che sembrano spaesati, esce dal campo sconsolato (58′ Matri 5 – Ci prova con uno spettacolare colpo di tacco ma debole e dunque innocuo. In area avversaria si fa largo come può ma senza che sia supportato dai compagni).
All. Stefano Pioli 3 – Signor Pioli stiamo commentando l’ennesimo scempio stagionale, forse il più brutto e vergognoso, Che dire di più? La stagione è terminata a marzo e probabilmente anche la sua avventura a Roma.
SPARTA PRAGA
Bicik 7.5, Costa 7, Brabec 6.5, Holek 6, Zahustel 6, Maracek 6.5, Vacha 6.5 (70′ Matejovsky 6), Dockal 7.5, Frydek 7, Krejci 7 (82′ Fatai sv), Julis 7 (58′ Konate 6). All. Zdeněk Ščasný 7.5
ARBITRO: Buquet (FRA) 6.5 – Fischietto francese che dirige molto all’inglese.
TABELLINO LAZIO SPARTA PRAGA 0-3
MARCATORI: 10′ Dockal (S), 12′ Krejci (S), 44′ Julis (S)
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko (67′ Mauricio), Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (58′ Felipe Anderson), Keita; Klose (58′ Matri). A disp. Berisha, Gentiletti, Cataldi, Onazi. All. Stefano Pioli
SPARTA PRAGA (4-2-3-1): Bicik; Costa, Brabec, Holek, Zahustel; Maracek, Vacha (70′ Matejovsky); Dockal, Frydek, Krejci (82′ Fatai); Julis (58′ Konate). A disp. Jiracek, Miller, Mazuch, Lafata. All. Zdeněk Ščasný
ARBITRO: Buquet (FRA). ASS.: Gringore-Debart. IV: Stien. ADD.: Chapron-Rainville.
NOTE. Ammoniti: 78′ Frydek (S). Recupero:3′ st.