Le “Cattive Compagnie” di Fabio Migneco
Una storia di microcriminalità ambientata nella periferia di Roma, tra Centocelle e TorpignattaraSalutiamo con simpatia il romanzo d’esordio di Fabio Migneco “Cattive Compagnie”, una storia di microcriminalità ambientata nella periferia di Roma, tra Centocelle e Torpignattara.
Ricca di azione e ritmo narrativo, il romanzo racconta quello che è un destino segnato, una storia d’amore con le ombre addosso che scolora in una vendetta amara e violenta.
Il protagonista è Marco Morani, un uomo che si è illuso di essersi lasciato alle spalle certi ambienti e che è finalmente riuscito ad “approdare” a una vita più tranquilla. Peccato che ad attenderlo ci sia un’amara sorpresa: il figlio del vecchio boss, infatti, gli titerà un brutto scherzo e lo costringerà, ricattandolo, a fare un ultimo lavoro per lui.
Sarà allora che si troverà invischiato in una spirale di omicidi e vendette alla quale cercherà di mettere la parola fine una volta per tutte.
Amicizia virile, rituali e senso dell’onore, il peso del tuo ambiente di nascita e le colpe dei padri, tutto filtrato da uno sguardo che unisce humor nero e guizzi da commedia, azione e violenza, in una mistura a metà tra il cinema lirico e amaro di Claudio Caligari e quello spettacolare di Tony Scott.
L’Autore
Romano, classe 1982, Fabio Migneco, dopo gli studi classici, si laurea al Dams di Roma Tre in Studi storici, critici e teorici sul cinema e gli audiovisivi. E’ autore delle monografie Il cinema di Robert Rodriguez (edizioni Il Foglio Letterario), Richard Linklater – L’età inquieta (edizioni Falsopiano). Per la casa editrice LA Case Books ha scritto Il Corpo nel Cinema di John Carpenter e The eBook of The (Evil) Dead, guida alla saga horror di Sam Raimi. È autore di saggi brevi in volumi collettanei quali La Scrittura dello Sguardo (edizioni Historica), sul cinema di Brian De Palma. Ha partecipato a workshop di scrittura sul romanzo di genere tenuti da nomi quali Tim Willocks, Victor Gischler, Alan D. Altieri, Allan Guthrie, Jason Starr, Matteo Strukul.