Se Libia, Egitto e India continuano a prenderci in giro – Canta Napoli – Giachetti, Roma e il Governo

Fatti e misfatti di marzo 2016
Mario Relandini - 9 Marzo 2016

Se Libia, Egitto e India continuano a prenderci in giro

“Libia: sono già sette giorni che le salme dei due nostri connazionali Salvatore Failla e Fausto Piano, uccisi in circostanze ancora da chiarire, non vengono restituite all’Italia. Egitto: sono ormai trentacinque giorni che è stato messo in atto un palese depistaggio sulla barbara uccisione del nostro giovane ricercatore Giulio Regeni. India: sono addirittura quattro anni che i nostri due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre vengono tenuti in ostaggio senza nemmeno uno straccio di prova e di imputazione”.

Incredibile ed inaccettabile. Per cui c’è da chiedersi, più che legittimamente, quanto conti l’Italia sullo scenario internazionale. Ma quanto conti veramente, non nelle ridicolmente solenni dichiarazioni del nostro “premier” e del nostro Ministro degli Esteri. I quali, se proprio l’Italia – come sembra – non conta niente neppure per l’India, per l’Egitto e per la Libia a pezzi, beh, allora, farebbero meglio a stare almeno zitti. Se non a tornarsene a casa.

Canta Napoli

“Il risultato delle “primarie” per il nuovo sindaco a Napoli – ha ribadito il presidente del Pd, Matteo Orfini – non è in discussione”.

Ma – c’è da chiedersi – anche dopo il ricorso di un Antonio Bassolino “disgustato” da un accertato “mercimonio”, che ha sancito il successo di stretta misura della candidata del partito Valeria Valente, e dopo l’apertura di un fascicolo, addirittura, della Procura partenopea? Anche dopo. E, infatti, il ricorso presentato da Antonio Bassolino, intanto, è stato respinto già oggi a tempo di record. Allegria, dunque. Birra e salsicce. E – come avrebbe melodiato lo scanzonato Renato Carosone – “Canta Napoli, Napoli renziana”.

Giachetti, Roma e il Governo

Giacchetti“Il Governo – ha garantito il candidato pd a sindaco di Roma, Roberto Giachetti – farà, per la città, la sua parte”.

Molto bene. La speranza, però, è che la parte del Governo sarebbe quella di un attore principale e non, soltanto, la parte di una comparsa. E nella realtà, non in un lungometraggio della “Walt Disney”.


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