L’immancabile maxi rogo estivo a Roma Est

Intorno alle 14,30 del 25 luglio 2021 su tre i fronti tra Tor Sapienza e Colli Aniene (via Salviati, via di Monte Buccalione e via Collatina Vecchia)
Antonio Barcella - 26 Luglio 2021

Seppur non si tratti di una novità, non riusciamo di certo a fare l’abitudine a respirare fumo anziché aria pulita.

Nel 2020 abbiamo dovuto attendere il mese di agosto per assistere all’immancabile maxi rogo estivo. Quest’anno è arrivato addirittura in anticipo.  È l’ennesimo rogo che ha interessato questo tartassato territorio di Roma Est.

Partito probabilmente come un incendio di sterpaglie è diventato subito tossico alimentato dai tanti rifiuti abbandonati intorno all’insediamento rom di via Salviati. Montagne di rifiuti create dall’inesauribile – e non arrestato – traffico legato a questo fenomeno e da quei cittadini che non hanno alcun senso civico con la complicità di chi avrebbe dovuto rimuoverli per tutelare questo territorio. Una enorme nube nera indicava ai residenti l’indubbia tossicità che scaturiva dall’incendio.

Non sono bastate innumerevoli petizioni, denunce alla procura, segnalazioni alla pubblica amministrazione e alla comunità europea, a mettere fine a questo abuso nei confronti di tante persone che hanno scelto di abitare in questo territorio. Sono cambiati i colori di tante amministrazioni ma il problema non è stato mai risolto.

Lasciando da parte le nostre considerazioni e tornando alla cronaca rileviamo che l’incendio si è propagato intorno alle 14,30 del 25 luglio 2021 su tre i fronti tra Tor Sapienza e Colli Aniene (via Salviati, via di Monte Buccalione e via Collatina Vecchia).

Queste strade sorgono a ridosso del campo rom di via Salviati e sono molte vicine all’autostrada A24 dove il fumo ha invaso le corsie provocando inevitabili rallentamenti. Il forte vento ha alimentato le fiamme e solo grazie all’intervento di almeno quattro squadre di vigili del fuoco, coadiuvate da alcune associazioni di protezione civile, è stato possibile contenere l’incendio.

La rabbia dei cittadini ha alimentato il web: per quanti anni ancora dovremo fare i conti con questo sopruso?

Servizi Funebri Moretti

Commenti

  Commenti: 1


  1. Sono sempre la mafia della speculazione edilizia che paga qualcuno per incendiare dei territori per rendere la vita impossibile a chi ci abita. È un’arma di ricatto della mafia alleata alla micro criminalità che fanno sentire la loro presenza. Penso che bisogna prendere coscienza della loro esistenza è bisogna organizzare dei gruppi di vigilanza del territorio fissi , attivi tutto l’anno. Finché non si farà questo credo che non si risolverà la situazione. Bisogna presidiare il territorio.

Commenti