Luigi Boccilli alla Casa delle Poesie a Centocelle
Giovedì 27 novembre alle ore 18,30 nella Libreria "Il Mattone" di via BresadolaGiovedì 27 novembre alle ore 18,30 nella Libreria “Il Mattone” di via Bresadola 12 – 14 incontro con Luigi Boccilli, tranviere sociologo poeta, come ama definirsi.
La serata è organizzata da “La Casa delle Poesie”
Dal sito http://www.luigiboccilli.com/
Luigi Boccilli e, nato a Roma nel 1932, ha esercitato la propria attività nell’ambito dei pubblici servizi di trasporto ed ha collaborato per un ventennio, come Sociologo, presso la Cattedra di Medicina Sociale “La Sapienza” di Roma. Amante di Roma, della romanità e della romaneschità, ha seguito fin dalla prima infanzia le orme culturali di quella ch’egli usa tuttora chiamare «Rometta mia». La sua poetica romanesca si è formata sul grande G. G. Belli, di cui ha inizialmente seguito anche la “dura” scrittura diacritica, poi via via ammorbidendola conscio dell’odierna difficoltà d’incontrare Lettori desiderosi di calarsi sino in fondo nella vera “romaneschità”. Alla fine degli anni Ottanta ha dato vita all’«Associazione per la Tutela dell’Integrità di Roma», con la quale ha contribuito a lasciare unito il Territorio ostiense al Campidoglio. Per quanto ne riguarda le pubblicazioni continua a cimentarsi sia in lingua che in vernacolo, come si può rilevare dalle rispettive pagine di questo stesso sito. Con una poesia in lingua dedicata all’Emigrante, nel 1986 ebbe la ventura di classificarsi 1° presso il “Premio Histonium” di Vasto, con il quale ha da allora in poi iniziato una collaborazione (tuttora in corso), dapprima inizialmente svolta come Presidente di Giuria per la Sezione di “Poesia a tema imposto”, poi per quella della “Narrativa inedita” e Membro di Giuria per quella “Edita”. Dall’Histonium, nel 2001 ha ricevuto il Premio Cultura” e, nel 2012, l’Histonium d’Oro. Sempre nel 2012, con la silloge “I segreti dell’animo” composta di 15 sonetti romaneschi, si è classificato 1° al Concorso di poesia indetto dall’Associazione “La Nuova Arcobaleno”’ di San Martino in Pensilis. Vive la propria vecchiaia con l’inalterato piacere di elaborare (e pubblicare) opere in versi ed in prosa.
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