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Lunghe attese e malori: critiche ai servizi elettorali di Roma

Cgil e Uil denunciano: "Nonostante le nostre segnalazioni delle criticità nei servizi elettorali, nulla è cambiato"

Lunghe file sotto il sole e malori: caos nei servizi elettorali. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 7 giugno, la situazione è degenerata quando i “rappresentanti del sindaco” si sono recati in via Petroselli per ritirare le nomine e il materiale per i seggi elettorali. Ad attenderli, una fila interminabile sotto il sole cocente. Molti hanno accusato malori.

Per lo più si trattava di dipendenti comunali che, ad ogni tornata elettorale, diventano presidenti di seggio. A loro spetta anche il compito di chiudere i voti e portarli al seggio centrale. Ieri, il ritiro del materiale si è trasformato in un incubo.

Cgil e Uil denunciano: “Nonostante le nostre segnalazioni delle criticità nei servizi elettorali, nulla è cambiato”. “In via Petroselli – prosegue la nota – si è assistito a uno spettacolo indecoroso e irrispettoso nei confronti dei dipendenti, costretti a una fila di chilometri sotto il sole per ore. Inevitabilmente, molti hanno avuto malori”.

I sindacati aggiungono: “Le elezioni non sono un evento a sorpresa: tempi e scadenze sono noti! Se questo è l’inizio, speriamo di non assistere a un disastro nei giorni successivi. Ci auguriamo che il sindaco riesca a individuare le responsabilità di questo caos, come accade quando i dipendenti vengono puniti anche per molto meno. È inaccettabile che Roma Capitale offra un’immagine così mortificante in un’occasione così importante”.

Antonio De Santis, consigliere della lista civica Raggi ed ex assessore al personale di Roma Capitale, critica duramente: “Una cosa del genere non si era mai vista. In passato, l’operazione si svolgeva in piazza della Consolazione con più spazio e ordine. Ieri, invece, hanno voluto paralizzare il lungotevere e umiliare questi dipendenti che, tra l’altro, sono essenziali per costituire i seggi elettorali”.

La fila da via Petroselli si estendeva fino al Lungotevere. “Oltre alla fila sotto il sole”, aggiunge De Santis, “si è aggiunta anche la decurtazione degli straordinari per questo compito. Sarebbe bastata un po’ di attenzione e sensibilità per dare dignità al lavoro di questi dipendenti. Anche queste sono le cose che riducono l’attrattiva del lavoro a Roma Capitale”.


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