Mancini e “Coefore ed Eumenidi”

GiProietti - 3 Luglio 2021
Il CT della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini ci sta regalando un sogno, con una squadra che è un’armonia di gruppo: i campioni capricciosi di qualche hanno fa sono ora umili, uniti, coesi, compatti e portati ad assistere il compagno e a vincere “insieme”.
Così si vince anche con il Belgio, la migliore squadra nella classifica UEFA.
Un’accozzaglia di prime donne capricciose mister Mancini le ha incastonate in un sistema efficace, funzionante, molto promettente, facendoli Campioni.
Ora, mentre tutti esultano e ballano davanti ai maxischermi e si ritrovano tra loro nei fattori comuni più ampi, e perciò mezzani e mediocri, voglio provare a sognare in un’altra direzione, umilmente e senza scandalizzare alcuno.
La mia visione riguarda i “Gruppi”, l’insieme di più esseri che si mettono insieme e fanno qualcosa di importante, che superano il “particulare” guicciardiniano e tendono ad avvicinarsi alla storia.
Un undici di Nazionale incontra altri 31 gruppi scelti di campioni, che combattono, secondo regole scritte, e si eliminano per andare verso il primato, verso un forte messaggio ai propri affezionati, verso una sintesi sempre più alta di valori che accomunano e fanno crescere.
Venticinque secoli fa, quando nasceva la nostra Civiltà, un certo Eschilo ad Atene riuscì a lasciare alla sua gente testi di tragedie, che ci aiutano a capire il nostro stare insieme nel terzo millennio, coi limiti delle attuali povere regole, male applicate e talvolta imbrogliate e falsate. I limiti di questa nostra civiltà, democratica, faticosamente costruita, molto spesso tradita, da tanti splendidi eroi difesa fino alla morte, da altri ignobili calpestata, vengono esaltati da un Campionato europeo di calcio, come da due tragedie capolavoro di Eschilo, come le Coefore e le Eumenidi, che fra poche ore saranno rappresentate al Teatro Greco di Siracusa da Livermore.
Gli undici superpagati di Mancini si sono forgiati in un gruppo di amici indissolubili e potenti, le Coefore accompagnano armonicamente e secondo un equilibrio musicale e matematico il realizzarsi di una storia sanguinosa di vendetta (di Oreste che uccide la madre Clitemnestra e l’amante Egisto, in ricordo del padre Agamennone), le Eumenidi, il gruppo delle perfide Erinni trasformate in Benevoli, sono l’Assise, l’insieme dei giudici cattivi che vanno ad assolvere un assassino, Oreste, per un intervento, estraneo alla giustizia degli uomini, dell’avvocato Apollo e dal valore doppio del valore del voto della giudice “garante” Atena.
I Gruppi forti o ben appoggiati fanno la storia, talvolta fanno sognare gli uomini rendendoli più felici, talaltra cercano di gestire e risolvere le vicende di tutti, ma con i sotterfugi e l’inganno (nessun riferimento voluto ai “garanti” di oggi).
Dobbiamo fare le squadre, che vincono le battaglie, che armonizzano le vicende umane, che trasformano la fredda rabbia in benevolenza.
Tra poche ore, mentre troveremo gli altri due Gruppi di eccellenza per la seconda semifinale di calcio europea, a Siracusa, contemporaneamente, si giocherà la finale dell’esaltazione della Vicenda Umana collettiva, diventata Arte.
In ogni caso godetevi lo spettacolo col cuore e con l’anima.

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