Mani “insaguinate” sulla Rai: Il blitz di “Bruciamo Tutto” a Viale Mazzini
In totale sono cinque le attiviste e attivisti portati in commissariatoUn “incendio di sensibilizzazione” ha colpito questa mattina la sede RAI di viale Mazzini. Le attiviste del movimento “Bruciamo Tutto” hanno cosparso di vernice rossa l’ingresso dell’edificio e posizionato delle bambole insanguinate come macabre sentinelle, in un atto di denuncia contro la narrazione inadeguata dei femminicidi da parte dei media.
Cinque attiviste hanno preso parte all’azione, sfidando il silenzio assordante che spesso accompagna le violenze contro le donne.
Con gesti simbolici e parole cariche di rabbia, hanno puntato il dito contro la spettacolarizzazione morbosa dei femminicidi da parte di alcuni organi di informazione, accusandoli di vittimizzare i carnefici e di offuscare la memoria delle vittime.
“Ogni volta che c’è un femminicidio, il dolore viene amplificato da frasi imbarazzanti, razziste e misogine che colpevolizzano la vittima e assolvono il carnefice” – tuona una delle attiviste, brandendo un cartello che propone una narrazione alternativa, incentrata sul dolore e sulla dignità delle donne strappate alla vita.
L’azione di “Bruciamo Tutto” è un grido di dissenso contro l’indifferenza e un monito per le coscienze. Il rosso acceso della vernice simboleggia il sangue versato, mentre le bambole inermi rappresentano le vite spezzate.
Un’immagine forte e provocatoria che scuote le fondamenta di un sistema mediatico che troppo spesso fallisce nel suo dovere di informare e sensibilizzare.
L’intervento delle forze dell’ordine ha messo fine al blitz, la loro posizione è ora al vaglio della magistratura.
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